Leo rassicura la maggioranza: "Il redditometro non esiste più"

Al suo posto è stato introdotto il nuovo accertamento sintetico 2.0, uno strumento che andrà a contrastare i grandi evasori in maniera 'chirurgica'

di Redazione Economia
Fisco, arriva la tassa sulle multinazionali: prelievo minimo al 15 per cento sui ricavi in Italia, pronto il decreto (foto Lapresse, il viceministro Maurizio Leo)
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Leo: "Il redditometro non esiste, il provvedimento sarà migliorato"

Relativamente all'emendamento presentato in Senato dal presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, Leo precisa che "in realtà già lo scorso mese abbiamo ampiamente chiarito che il cosiddetto 'redditometro' non esiste più".

Come riportato dall'Ansa, al suo posto è stato introdotto il nuovo accertamento sintetico 2.0, uno strumento che andrà a contrastare i grandi evasori in maniera 'chirurgica'". Lo afferma in una nota il viceministro dell'Economia Maurizio Leo: "come già concordato con il presidente Meloni e le forze di maggioranza il provvedimento sarà migliorato in sede d'esame parlamentare del decreto correttivo con il contributo di tutti".

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"Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi il primo decreto correttivo che introduce ulteriori modifiche all'adempimento collaborativo, intervenendo anche sul concordato preventivo biennale e rivedendo il calendario degli adempimenti fiscali (dichiarazioni e versamenti), con l'obiettivo di migliorare ulteriormente il rapporto di fiducia tra amministrazione finanziaria e contribuente". Così Maurizio Leo, viceministro dell'Economia, al termine del Cdm. Leo spiega che non ci saranno "sanzioni per le imprese che ammettono, in via preliminare, eventuali violazioni con il fisco. Resta inteso che, nei casi di frode, non ci sarà nessuno sconto sulle somme dovute allo Stato". 

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