Leonardo, battaglia per la Fondazione. Cingolani commissaria l'ex Pd Violante
Il manager commissaria l’ente presieduto dall’ex Pd
Guerra nella Fondazione di Leonardo tra Cingolani e Violante
Si sta giocando una dura sfida sulla Fondazione di Leonardo “Civiltà delle macchine”. Il Fatto Quotidiano sostiene sia "iniziata una guerricciola a bassa intensità tra l’ad dell’industria della Difesa, l’ex ministro Roberto Cingolani, e il presidente della Fondazione Luciano Violante, in scadenza tra un anno: il primo vuole fuori il secondo e ha già iniziato a limitarne poteri e campi di intervento".
Secondo il Fatto, "l’ex presidente della Camera (ed ex molte altre cose), accreditato di un buon rapporto con Giorgia Meloni e ancora migliore col sottosegretario Alfredo Mantovano, se ne stava lì a fare le sue cose: d’altra parte Civiltà delle macchine fino all’anno scorso aveva un budget di tre milioni (che ora è stato ridotto), aveva riportato in vita la storica rivista omonima, stringeva e stringe accordi di collaborazione con una miriade di soggetti".
Poi, prosegue il Fatto, l'arrivo di Cingolani. "L’ex ministro ha messo gli occhi sulla Fondazione e avviato una serie di iniziative che oggi tolgono potere a Violante e ne annunciano l’addio per domani. I tagli di budget, come detto, sono la prima mossa anche se stridono con la recente decisione di assumere dall’esterno due ex giornalisti di Sky: Jordan Foresi ed Helga Cossu, quest ’ultima addirittura come dirigente di Leonardo e direttore generale della Fondazione".
Un ruolo in questa partita potrebbe giocarlo anche il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, sostiene sempre il Fatto Quotidiano, "che nel suo tentativo di costruirsi un network romano ha provato a mettere un piede nella Fondazione venendo respinto proprio da Cingolani, che vuole mettere la fondazione a riporto dell’azienda".