Leonardo blocca la vendita del business automazione, il titolo regge in Borsa
"Nessun soggetto è in grado di assicurare un solido futuro al polo genovese": il colosso della Difesa italiana stoppa la vendita. E il titolo sale in Borsa
Leonardo si tiene il business dell'automazione e si rafforza nell'elettrico
Dopo una giornata calda di eventi il titolo del colosso della difesa italiana regge in Borsa, viaggiando, a metà seduta, poco sopra la parità in rialzo dello 0,61% a 6,268 euro. Martedì 8 febbraio il gruppo guidato da Alessando Profumo, Leonardo, ha infatti annunciato la decisione di voler interrompere il processo di selezione del partner per il business di automazione,"non potendo oggi individuare un soggetto in grado di assicurare un solido sviluppo futuro al polo genovese".
I numerosi soggetti che hanno presentato un’offerta - si legge in un comunicato stampa - non hanno garantito soddisfacimento alle imprescindibili condizioni e requisiti fissati da Leonardo per il futuro del business di automazione in termini di un progetto di lungo periodo e investimenti adeguati per la giusta valorizzazione delle tecnologie e delle competenze di automazione".
Leonardo - prosegue la nota - sta conseguentemente lanciando un approfondito percorso di analisi per definire i necessari interventi sull’organizzazione, la governance e i processi, nell’ottica di affrontare al meglio lo scenario competitivo del business automazione con una struttura di costi snella e la forte agilità operativa necessaria per il recupero della redditività ad oggi non soddisfacente".
"Genova continua a rappresentare per Leonardo un’area di riferimento per lo sviluppo delle proprie attività industriali e di business. Recentemente Leonardo ha lanciato in questo territorio "la sua iniziativa strategica più significativa di lungo periodo: la realizzazione del più avanzato centro di competenza dedicato a supercalcolo, intelligenza artificiale e cloud che guiderà il processo di digitalizzazione di Leonardo e contribuirà in maniera significativa a quello dell’intero Paese".
"Un progetto, di risonanza e di valenza internazionale, che sta generando un valore diffuso nella città, mettendo a sistema con le Università e i centri di ricerca del territorio come l’IIT (Istituto Italiano di Tecnologia), nuove competenze e nuove aree tecnologiche in grado di far crescere e attrarre talenti a Genova".
"Questa iniziativa insieme ai Leonardo Labs, all’attività di Cyber Security e ai sistemi di comunicazione terrestri e navali, di navigazione, ai sistemi di cifratura e ai data link confermano i presupposti per la costituzione di un nuovo tessuto industriale sano e competitivo". "Il futuro - conclude Leonardo - si costruisce grazie alla capacità di fare scelte di questo tipo, frutto di una visione chiara, di piani di sviluppo coerenti e con investimenti adeguati. Questo conferma l’assunzione di grande responsabilità di Leonardo nell’interesse delle persone e della città anche per le generazioni future".
Dopo mesi di mobilitazione dei lavoratori della Leonardo di Genova, che hanno visto più di 40 ore di sciopero messe in campo contro la cessione del settore Automazione, parole di apprezzamento anche da Fiom e Cgil. "Si tratta di una vittoria dei lavoratori, che pone le basi per una nuova fase di sviluppo per l'Automazione e per il sito genovese di Leonardo - ha dichiarato il sindacato- Ora serve chiarezza: investimento in nuovi prodotti e competenze, per far sì che l'Automazione sia in grado di mantenere il proprio ruolo di leader del mercato dell'automazione logistica e aeroportuale. Come Fiom possiamo dire con certezza, ancora una volta, che la lotta paga".
Ma non solo. Il colosso della difesa ha annunciato anche un'importante acquisizione. Leonardo e Vertical Aerospace, importante realtà nel settore aerospaziale e dell’high-tech, pioniere dell’aviazione a zero emissioni, hanno annunciato di avere raggiunto un accordo per un programma di sviluppo congiunto relativo alla progettazione, produzione, test e fornitura delle fusoliere in materiale composito del velivolo elettrico VX4 di Vertical.
Vertical e Leonardo, informa una nota, lavoreranno insieme all’ottimizzazione di strutture leggere in composito, alla progettazione modulare, all’installazione di sistemi ed ai test strutturali mirati allo sviluppo della fusoliera del velivolo. Le due aziende già oggi stanno collaborando alla realizzazione di almeno sei esemplari da impiegare nelle attività che porteranno alla certificazione del VX4. L’accordo prevede anche un potenziale incremento della produzione di fusoliere fino a 2.000 unità l’anno, per soddisfare la domanda che già oggi può contare su un portafoglio ordini da leader del mercato.
In termini di valore, Vertical ha oggi quello che viene considerato il più grande portafoglio di pre-ordini dell’industria eVTOL, pari a circa 1.350 velivoli per un valore di 5,4 miliardi di dollari da parte di clienti come American Airlines, Avolon, Bristow e Iberojet, e che comprende opzioni di pre-ordine da parte di Virgin Atlantic e Marubeni, e - attraverso Avolon - anche delle linee aeree JAL e Gol. Leonardo ha una consolidata esperienza nello sviluppo e nella produzione di aerostrutture in materiali compositi per programmi civili e della difesa. Inoltre Leonardo ha già uno stretto rapporto di collaborazione con Solvay, fornitore per Vertical di materiali compositi.
Vertical e Solvay, infatti, stanno sviluppando insieme materiali avanzati e tecnologie produttive che permetteranno di sostenere alti volumi di produzione per il velivolo VX4. La collaborazione di Vertical con Leonardo potrà contare su un ecosistema di partner di altissimo livello che include Rolls Royce, Honeywell, Solvay, GKN e Microsoft. Vertical continua ad accrescere il proprio team di ingegneri e manager del settore dell’aviazione e prevede di iniziare il programma di test in volo del VX4 più avanti entro la fine di quest’anno.
Il Vertical VX4 sta aprendo la strada alla mobilità aerea avanzata e rivoluzionerà il nostro modo di viaggiare. Silenzioso, interamente elettrico, il velivolo avrà un raggio d’azione di più di 100 miglia e raggiungerà la velocità di 200 miglia l’ora. Con una capacità di quattro passeggeri e zero emissioni, il VX4 avrà anche un bassissimo costo al miglio per passeggero, simile a quello di un taxi.
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