Leonardo ci riprova con la quotazione di Drs a New York

Secondo gli analisti l’incasso sarebbe intorno ai 650 milioni di euro, a fronte di un valore del 100% di Drs tra i 2,35 e i 2,44 miliardi di euro

di Marco Scotti
Economia
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Nuovo tentativo di quotare alla borsa di New York Drs. Leonardo, secondo quanto riferisce la Reuters, avrebbe intenzione di usare una finestra temporale piuttosto limitata (tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre) per ritentare l’operazione. Non si tratta di certo della prima volta, ma forse questa potrebbe essere un’ottima occasione per portare a Wall Street il 20% dell’azienda americana.

Fonti vicine alla società guidata da Alessandro Profumo riferiscono di una situazione piuttosto tranquilla in Piazza Monte Grappa, partendo dall’assunto che se non si dovesse fare neanche questa volta sarebbe un'opportunità mancata, e non un problema. Qualcuno ha provato a legare questa operazione alla minore o maggiore possibilità che Alessandro Profumo rimanga al timone, ma si tratta di notizie prive di qualsiasi fondamento.

La possibile cessione di Drs era tornata a circolare prepotentemente all’inizio del mese scorso, quando a Cernobbio il ceo di Leonardo si era lasciato andare a qualche “concessione” con i cronisti, annunciando che l’Ipo di Drs si sarebbe fatta a patto che ci fossero delle buone condizioni di mercato. Il problema è tutto qui: quali sono queste condizioni di mercato? In parte Profumo le aveva già raccontate proprio a Cernobbio: perché da una parte c’era l’incertezza sul budget che gli Stati Uniti avrebbero destinato alla Difesa, dall’altra l’aumento dell’inflazione.

E se dal punto di vista delle spese militari oggi i timori sembrano essere venuti meno, permangono quelli relativi all’incremento dei prezzi, ai costi delle materie prime alle stelle e ai mercati che sono sempre più in ebollizione, nervosi e difficili da indirizzare. Ora che il crollo di Evergrande è stato scontato dalle Borse, si potrebbe tornare a vedere un nuovo periodo di calma. E infatti Leonardo ha chiuso ai massimi da sei mesi proprio per le voci sulla quotazione di Drs e sulla possibilità che, questa volta, le cose vadano in porto.

All’inizio di quest’anno, infatti, il tentativo di Ipo era stato bloccato ma, ufficialmente, non era mai stato chiuso il dossier che portava a Wall Street. Ora la finestra temporale che si dà Leonardo è piuttosto circoscritta. Secondo gli analisti di Banca Akros, l’incasso per Leonardo sarebbe intorno ai 650 milioni di euro, a fronte di un valore del 100% di Drs tra i 2,35 e i 2,44 miliardi di euro. Per Equita, l’operazione sarebbe stata positiva per i conti del gruppo. Dunque al momento, a quanto può riferire Affaritaliani.it, in Piazza Monte Grappa guardano con cauto ottimismo alla possibilità di quotare Drs, sapendo che non è un obbligo ma, semmai, una ghiotta opportunità. Mercati permettendo.