Leonardo riprova: offerti 6 M-346 alla Colombia. Ma c'è la questione D'Alema
La prima richiesta di Bogotà era di 20 aerei da guerra più le navi di Fincantieri per un costo di 4 mld. Ora l'incasso, se ci sarà, si fermerà a 200 mln
Leonardo torna a trattare con i colombiani. La scelta tra Italia e Corea
Leonardo prova a riaprire la trattativa per la vendita delle armi alla Colombia. Questa volta nell'affare non ci sarà Massimo D'Alema, l'ex premier si era proposto come mediatore generando un caso politico e diplomatico. Ma nonostante questo - si legge sul Fatto Quotidiano - la trattativa non è saltata, anche se la richiesta di Bogotà si sarebbe molto ridimensionata. Fonti della Difesa confermano che il gruppo pubblico ha presentato all'Aeronautica militare colombiana l’offerta finale, in gergo Bafo (Best and final offer), per la vendita di 6 aerei M-346 armati: si tratta di velivoli nati per l’addestramento dei piloti, trasformati in mini-caccia, con bombe e missili. Senza fornire dettagli, Leonardo conferma di essere in corsa per la commessa.
Nella prima trattativa, però - prosegue il Fatto - si parlava della vendita di almeno 20 aerei M-346 di Leonardo e di navi militari di Fincantieri, quattro corvette e due sommergibili, per almeno 4 miliardi di euro, divisi in parti uguali tra le due aziende di Stato. Il valore della commessa per sei aerei sarebbe ridotto a circa 200 milioni di dollari. In Colombia, però, ci sono le elezioni per il nuovo presidente della Repubblica, in discontinuità con l’uscente Iván Duque. Il 19 giugno ci sarà il ballottaggio tra Gustavo Petro, senatore ed ex guerrigliero del movimento M-19, leader della sinistra che al primo turno ha ottenuto il 40% dei voti, contro il populista Rodolfo Hernández (28,1%). La scelta degli aerei verrà fatta dopo il voto. In trattativa c'è anche la Corea del Sud.