Leonardo, rumors: Knds offre 700 milioni per Oto Melara
Il gruppo franco-tedesco mette sul tavolo 700 milioni per la business unit Sistemi di difesa di Leonardo. Fincantieri invece ne offre 450
Vertice tra i ministri Guerini, Franco e Giorgetti per trovare la quadra per il posizionamento italiano nello scacchiere strategico della difesa europea
Tra politica e industria confronto serrato sui destini della difesa europea dove il polo dei sistemi di difesa di Leonardo resta centrale. Oto Melara e Wass appaiono il primo vero banco di prova che vede competere Leonardo (con Rothschild come advisor), il gigante franco-tedesco Knds e il gruppo leader della cantieristica italiana Fincantieri. Da qualche settimana è in essere una due diligence, sulla base di due offerte non binding: 700 milioni dal gruppo franco-tedesco, 450 da Trieste.
Oggi pomeriggio, scrive Il Messaggero, è in calendario il vertice tra il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, del Tesoro Daniele Franco e del Mise Giancarlo Giorgetti per trovare la quadra per il posizionamento italiano nello scacchiere strategico della difesa europea. Attraverso Oto Melara nella prima fase e Wass nella seconda, il governo punta a creare in ottica consorziale o di partnership nuovi modelli di aggregazione con Francia e Germania che dovrebbero tornare utili sicuramente per la creazione e produzione del così detto Carro armato Europeo, ma anche per il futuro caccia, per il quale al momento sono allo studio due programmi separati, quello franco tedesco e quello angloitaliano. Sviluppi interessanti potrebbero venire anche nel navale dove Fincantieri potrebbe essere rinforzata con l'acquisizione dei siluri e sistemi subacquei sviluppati da Leonardo.
Il tutto si inserirebbe nel più ampio Trattato del Quirinale firmato venerdì e siglato domani tra Draghi e Macron. Sul tema riserva due punti focali: il secondo (Difesa) e il sesto (Spazio). Nel frattempo i vertici del consorzio franco-tedesco Knds hanno visitato gli stabilimenti spezzini la passata settimana. Secondo fonti vicino al dossier citate dal giornale, anche i sindacati sarebbero stati rasserenati alla luce del piu' ampio disegno che da industriale si sta trasformando in strategico/politico e che potrebbe garantire maggiori certezze nel lungo periodo grazie all'inserimento dei due storici stabilimenti di Leonardo nel piu' ampio risiko della difesa a 27 stelle Ue.
O almeno a tre stelle, quelle di Italia, Germania e Francia, le più importanti. Sul tavolo del confronto nel governo c'è una volontà concreta di coinvolgere Iveco Defence Vehicles, concomitante alla quotazione. Una partnership fra questi soggetti è l'unica opzione sul tavolo che puo' prendere forma. Poi in secondo piano c'e' una operazione che vede Fincantieri con il suo azionista di riferimento Cdp che fa un aumento di capitale di circa 1 miliardi.
Da parte del governo si punta al coinvolgimento di Knds, Fincantieri e gruppo Iveco perchè questa alleanza rafforzerebbe la leadership del colosso italiano guidato da Alessandro Profumo nell'elettronica in quanto diventerebbe fornitore del grande polo. Per il carrarmato europeo Knds parteciperebbe alla gara assieme ad Iveco. Si e' riparlato anche dell'ingresso di Rheinmetall, anch'essa tedesca, ma sarebbe poco proponibile perche', occupandosi di elettronica, sarebbe un partner meno sinergico del polo rispetto a Knds.