Lusso della semplicità e Canal Grande, le “locascion” di Alessandro Borghese perdono un po’ di sapore: utile giù e nuove perdite 

Ai raggi X i conti dei ristoranti dello chef e star della televisione

di Andrea Giacobino
Alessandro Borghese
Economia

Le “locascion” di Alessandro Borghese perdono un po’ di sapore

Gli affari di cucina di Alessandro Borghese vanno un po’ meno bene a Milano e decisamente meno a Venezia. Il famoso cuoco e conduttore televisivo, è azionista infatti di due locali entrambi denominati “Il lusso della semplicità” di cui il primo basato nel capoluogo lombardo in viale Belisario e il secondo aperto nel 2022 a Venezia all’interno del Casinò affacciato sul Canal Grande.

Il primo locale è controllato dalla AB Il Lusso della semplicità srl che nel 2023 grazie al secondo anno di completa uscita dalla pandemia ha visto i ricavi crescere da 2,9 milioni di euro dell’esercizio precedente a poco più di 3 milioni, ma l’utile è sceso anno su anno da 187mila euro a 62mila euro. Questa srl è controllata dalla Ab Normal, la capogruppo di cui Borghese ha l’80% e la moglie Wilma il restante 20%. La Ab Normal ha chiuso il 2023 con un fatturato di 1,3 milioni (identico all’anno prima) ma da un mini utile di 34mila euro è passata a una perdita di 10mila euro.

Infine Venezia dove Borghese tramite Ab Normal è socio al 50% della Food Media Factory (Fmf) srl che a sua volta detiene l’85% di Porzia srl, titolare del nuovo ristorante che nel 2023 ha realizzato ricavi sì in crescita a 1,6 milioni dagli 828mila euro dell’anno prima, ma l’ultima riga ha segnato ancora una perdita di 260mila euro. L’altro socio di Fmf è la Mncomm, agenzia di comunicazione fondata e presieduta da Umberto Maria Chiaramonte e di cui Maria Serena Pace è socia e amministratore delegato.

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