M&A, operazioni in calo. Valore in picchiata di 60 miliardi: -40%
Le previsioni per il 2024 mostrano un numero di operazioni con obiettivi in Italia (1.250) in linea con l'anno precedente
M&A, operazioni in calo. Valore in picchiata di 60 miliardi: -40%
Il panorama delle operazioni di fusione e acquisizione (M&A) in Italia ha concluso un complicato 2023. L'alta incertezza economica e geopolitica ha influito sulle decisioni di investimento, rendendole più caute. Di conseguenza, la dimensione media delle transazioni dovrebbe ridursi quest'anno e il volume totale degli investimenti dovrebbe scendere tra i 55 e i 60 miliardi di euro, registrando un calo del 40% rispetto al 2022. Queste stime sono state presentate da EY durante il dibattito digitale "Investire in Italia", riportato da Mf.
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Tuttavia, le previsioni per il 2024 mostrano un numero di operazioni con obiettivi in Italia (1.250) in linea con l'anno precedente, e ciò è dovuto principalmente al settore del private equity, che dovrebbe essere coinvolto in circa 500 operazioni (40%), un risultato non lontano dal 2022. Se le fusioni e le acquisizioni all'interno dei confini nazionali presentano difficoltà, rimane solido il trend degli investimenti delle aziende italiane nei mercati esteri. EY stima oltre 270 operazioni con un volume totale di poco inferiore ai 15 miliardi di euro. Questi numeri dimostrano come l'uso strategico delle transazioni sia essenziale per ridefinire i mercati di operatività e riorientare l'approvvigionamento di materie prime e prodotti.
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Per quanto riguarda il 2024, EY osserva segnali positivi nel panorama transazionale, nonostante le complessità in corso. "I mercati stanno anticipando la riduzione dei tassi dalla seconda metà dell'anno prossimo, la diminuzione dell'inflazione e la ripresa della crescita in alcuni mercati chiave, come quello europeo e, in particolare, tedesco", spiega Marco Daviddi, managing partner strategy and transactions di EY in Italia.
EY prevede che il settore industriale continuerà ad assorbire una parte significativa della quota di mercato in Italia, con una ripresa dell'attività nel settore consumer, penalizzato negli ultimi 18 mesi dall'incertezza riguardo alla propensione degli acquisti delle famiglie. Inoltre, il settore dell'energia dovrebbe continuare ad attrarre risorse grazie alla spinta della transizione energetica.
Tuttavia, per aumentare l'attrattività del Paese, EY suggerisce di indirizzare le risorse private, non solo quelle pubbliche legate principalmente al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Nonostante le previsioni del governo per il 2024, che indicano una crescita del PIL dello 0,6%, EY presenta una proiezione più conservativa dello 0,6%, in parte attribuibile alla riduzione degli investimenti privati.
Gli esecutivi delle aziende italiane intervistati nell'EY CEO Outlook Pulse si mostrano moderatamente ottimisti per i risultati delle proprie aziende nei prossimi anni. La maggioranza si aspetta un aumento dei ricavi (66%) e un incremento della profittabilità (52%). Tuttavia, emerge una sfida tecnologica: oltre il 70% ritiene che l'IA generativa avrà un impatto significativo sul fatturato e sui modelli organizzativi e operativi. Solo un terzo degli intervistati ha sviluppato e sta implementando un piano strutturato sulla trasformazione tecnologica, un aspetto che potrebbe mettere a rischio la competitività del Paese rispetto al resto del mondo.