Malagò, il suo concessionario Ferrari fa 4,8 milioni di utili. Così si consola dopo la polemica con Abodi
Accelera il business automobilistico del presidente del Coni. Boom di utili per la Samocar Srl
Malagò, boom di utili del suo concessionario Ferrari Samocar. La grande consolazione del presidente Coni dopo le polemiche con Abodi
Nonostante le polemiche post-olimpiche, “romba” il business di Giovanni Malagò. Il sessantaquattrenne ma sempreverde presidente del Coni e del Circolo Aniene è titolare di Samocar, concessionaria ufficiale di Ferrari e Maserati che oltre alle sedi di Roma (in via Pinciana) Prato, Napoli e Monterotondo, ha la sua punta di diamante nella storica sede nella Capitale di via Smerillo con oltre 8mila metri quadrati coperti e scoperti e un’officina di 2mila mq per riparare le auto “vip”.
Il 2023 ha visto i ricavi netti balzare a 115,7 milioni di euro dai 93,1 milioni dell’anno prima e l’utile netto progredire da 3,6 milioni a oltre 4,8 milioni che mandato tutto a riserva ha fatto salire il patrimonio netto a quasi 24 milioni.
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Lo scorso anno Samocar ha fatturato la vendita di 119 Ferrari, in linea col 2022, per un controvalore di 37,5 milioni e al 31 dicembre scorso gli ordini in portafoglio erano 347, che coprono l’obiettivo assegnato dalla azienda per l’anno in corso. Il fatturato delle Maserati con 638 auto (di cui 311 vendute a privati e 327 a società di noleggio a lungo termine) è stato di 47,2 milioni, con un +42,7% delle vetture consegnate e un +44% del fatturato.
Altri 17,3 milioni di fatturato (+53,2% sul 2022) sono arrivati a Samocar dalla vendita dell’usato (fra cui 37 Ferrari e 49 Maserati) e il post vendita (comprensivo di ricambi e di prestazioni di officina) ha generato fatturato per oltre 10 milioni. Azionisti di Samocar sono Livia Campillli (vedova di Vincenzo Malagò) col 40%, il figlio Giovanni (32%) e la figlia Francesca (28%).