Malenotti, imprenditore morto in Vespa. Cinema, passione per le moto. Ritratto

Venezia, una serata con gli amici. Poi lo schianto

di Redazione
Tags:
michele malenotti
Michele Malenotti
Economia

Venezia, la vita stroncata a 42 anni per un incidente. Il dolore della famiglia e il ricordo degli amici: "Faceva impresa con cuore e testa". Le amicizie con gli attori e le aziende, dal marchio Matchless alle e-bike


Una serata con gli amici, giocando a padel, poi lo schianto lungo la via di casa. Forse un malore, forse un colpo di sonno, avrebbe fatto sì che Michele Malenotti perdesse la vita in un incidente stradale lungo la strada statale Noalese, nel Veneziano, nella notte tra venerdì 22 e sabato 23 marzo. L’imprenditore, 42 anni, il cui nome è noto nel mondo dell’abbigliamento - scrive il sito corrieredelveneto.corriere.it - giunto in sella alla sua Vespa nei pressi della grande rotatoria dell’autoparco a Scorzè anziché seguire la curva è andato dritto colpendo il cordolo in cemento e facendo un volo di parecchi metri sull’asfalto. Erano circa le 3.40 della notte quando un automobilista di passaggio subito dopo l’incidente ha allertato i soccorsi. Il personale del Suem 118 però non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo, morto sul colpo per aver battuto violentemente la testa sul cemento, nonostante indossasse il casco.

I marchi di abbigliamento
«Nell’anima aveva la curiosità, nella testa la ragionevolezza, nel cuore il sentimento»: così lo ricordano gli amici più stretti. Michele Malenotti è stato il volto di «Matchless», azienda internazionale di abbigliamento ed e-bike con negozi a Londra, Monaco, Milano, Treviso ma con la sede produttiva in Veneto. Nel 2004 con il padre Franco e il fratello Manuele aveva rilevato lo storico marchio britannico di trench, giubbotti e capispalla «Belstaff». Rimasto sotto la guida della Clothing Company dei Malenotti per quasi 7 anni, nel 2011 la Belstaff era stata ceduta per circa 110 milioni di euro alla svizzera «Labelux», l’azienda del lusso con un pool di marchi come Jimmy Choo. Dopo questa avventura la famiglia, con la passione per le due ruote, aveva cercato, ancora una volta in Gran Bretagna, un altro marchio storico di abbigliamento e accessori ispirati al mondo delle moto e nel 2012 aveva rilevato «Matchless» London, fondato nel 1899. Malenotti ne era ora amministratore delegato.

I legami con il mondo del cinema
Le «sue» giacche sono comparse in decine di film e serie tv: il modello più noto - scrive sempre il sito corrieredelveneto.corriere.it - è quello indossato da Lady Gaga nei panni di Patrizia Reggiani in «House of Gucci», ma le hanno indossate anche Arnold Schwarzenegger e Daniel Craig, oltre ad Alessandro Borghi per alcune scene in «Suburra». «Il suo essere molto alla mano, scherzoso, socievole — afferma l’amico e presidente di Coldiretti Venezia Andrea Colla — faceva sì che chiunque gli volesse bene fin da subito. Aveva molti contatti all’interno del mondo del cinema, aveva vestito vari attori di grande fama e con alcuni di loro era riuscito a stringere un vero rapporto di amicizia, che andava ben oltre il semplice rapporto di lavoro».

La famiglia e gli amici
Malenotti lascia Alessandra, la compagna di una vita e sei figli, il più grande di 20 anni e la più piccola di 4. «Michele è una di quelle persone che non si può fare a meno di conoscere nella vita — dice l’amico Vincenzo Marinese, vicepresidente di Confindustria Veneto Est — Il mio più grande rimorso è non aver trovato un po’ di tempo negli ultimi 10 giorni per stare assieme a lui. Ci siamo sentiti venerdì per capire quando avremmo fatto un’altra partita a padel assieme. Sarà difficile svegliarsi e dover accettare il fatto che lui non c’è più, metabolizzare che non rivedremo più il suo grande sorriso. A noi amici non resta che il compito di farci grande comunità attorno ai figli e ricordargli che grande uomo è stato il loro padre».

Appassionato di moto, bici e vino
Era un uomo di grandi passioni Michele Malenotti e le trasformava in visioni imprenditoriali: la passione per le due ruote nell’aprile del 2022 lo aveva portato ad inaugurare il Museo della Moto a Treviso, mentre quella per il vino l’aveva realizzata a Mugghieri, in Toscana. La passione per le biciclette invece lo aveva spinto ad affiancare alla produzione di giacche, core business di Matchless, un ramo che si dedicasse alla produzione di e-bike, l’ Urban Luxury Mobility. «È terribile la perdita di un uomo così giovane – ha commentato la sindaca di Scorzé Nais Marcon – Rimaniamo accanto alla famiglia».