Manovra, Giorgetti dà ragione a Bankitalia: "Revisione Istat rende più difficile +1% del Pil nel 2024"
Taglio del cuneo, accorpamento delle aliquote Irpef su tre scaglioni e nuovi interventi per favorire la natalità. Ma anche più fondi alla sanità: Giorgetti fa il punto sulla manovra
Giorgetti: "Revisione Istat rende più difficile +1% del Pil 2024"
"La recente revisione delle stime trimestrali annuali da parte dell'Istat, pur elevando di molto il livello del Pil sia in termini nominali che reali, hanno comportato una correzione meccanica al ribasso della crescita acquisita per il 2024 che rende più difficile il conseguimento di una variazione annuale del Pil reale dell'1% per l'anno in corso". Così il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in audizione sul Piano strutturale di bilancio alle commissioni riunite di Camera e Senato.
La variazione sul Pil era stata sottolineata anche questa mattina da Sergio Nicoletti Altimari, capo dipartimento economia e statistica di Bankitalia: "Nel quadro previsivo a legislazione vigente del Psb il Pil cresce dell'1,0 per cento quest'anno, dello 0,9 per cento nel prossimo e dell'1,1 per cento nel 2026. La revisione dei conti economici trimestrali pubblicata venerdì scorso dall'Istat, non inclusa nel quadro, comporterebbe una correzione meccanica al ribasso di due decimi di punto percentuale della stima per l'anno in corso". Ma il ministro ha assicurato che "i nuovi dati trimestrali, pur avendo un probabile impatto sulla lettura finale del 2024, non suscitano preoccupazioni per gli anni seguenti".
"La presentazione di questo nuovo documento (ndr piano strutturale di bilancio) avviene in un momento caratterizzato da tendenze contrastanti: se da un lato l'andamento delle variabili economiche appare complessivamente in linea con le attese, dall'altro l'allargamento dei conflitti in atto, in particolare nel Medio Oriente sta aumentano ulteriormente l'incertezza che caratterizza lo scenario economico globale", ha detto Giorgetti. Il Psb, ha aggiunto, "è documento allo stesso tempo ambizioso ma realistico". "Stabilità della finanza pubblica è un elemento di grande rilevanza. Il piano è un quadro di finanza pubblica che porta ad una stabile riduzione dello stock del debito pubblico e dei relativi oneri, che è una necessità ineludibile".
Giorgetti: "Psb prudente su previsioni di crescita"
"In linea con l'ambizione e il realismo, un'altra caratteristica di fondo del Piano è la prudenza con cui sono state formulate le previsioni relative alla crescita", ha rimarcato. "Pur in un quadro improntato al miglioramento della sostenibilità della finanza pubblica, il Piano non lascia indietro nessuno. La definizione di interventi selettivi e prudenti consentirà di assicurare il rafforzamento delle politiche per la famiglia, promuovendo adeguatamente la natalità e la genitorialità, la sostenibilità delle spese per le prestazioni sociali e la qualità delle prestazioni offerte dal servizio sanitario nazionale", ha detto.
Giorgetti: "In manovra cuneo, Irpef, fondi sanità e rinnovi Pa"
"La manovra di bilancio che presenteremo nelle prossime settimane fornirà le risorse necessarie a confermare gli interventi ritenuti necessari: tra questo rientrano le misure per rendere strutturali gli effetti del taglio del cuneo e l'accorpamento delle aliquote Irpef su tre scaglioni. Nonché interventi per favorire la natalità e un sostegno alle famiglie numerose", ha detto Giorgetti. "La manovra stanzierà anche le risorse per il rinnovo dei contratti pubblici per il 2025-27" e incrementerà i fondi per la sanità pubblica, ha aggiunto. Le risorse deriveranno dagli spazi in deficit e da coperture specifiche", ha concluso il ministro.