Manovra, il piano per assumere 30mila medici e infermieri. Il Mef valuta le coperture

Possibile presentazione del provvedimento il 16 settembre. L'incognita: scarso interesse a lavorare nel pubblico

di Redazione Economia
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Manovra, Meloni vuole mettere risorse sulla Sanità. Ma servono le coperture

Il governo Meloni continua a lavorare alla manovra finanziaria. Il tempo stringe, entro il 20 settembre infatti va presentato a Bruxelles il piano strutturale per i prossimi cinque anni e non si può sbagliare le stime. L'esecutivo ipotizza una legge finanziaria da 25-30 mld, ma molte di queste risorse sono già state "prenotate" per interventi chiave: come la riduzione del cuneo fiscale e la riduzione dell'Irpef, misure che potrebbero valere circa 18mld. Ma Meloni vuole anche dare un segnale sulla sanità pubblica, per questo pensa a un piano straordinario per - riporta Il Sole 24 Ore - assumere in tre anni fino a 30mila tra medici e infermieri. È questa una delle misure che dovrebbe prendere forma nella legge di bilancio.

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Il provvedimento a cui lavorano al ministero della Salute rappresenterebbe una boccata d’ossigeno per gli ospedali dove la carenza di camici bianchi e soprattutto infermieri è drammatica. Ma il maxi piano di assunzioni che partirà dal prossimo anno proprio quando sarà abolito il tetto di spesa sul personale rischia di scontrarsi con due incognite. La prima - prosegue Il Sole - è quella delle coperture visto che dalle prime stime servirà oltre un miliardo anche se le risorse necessarie per finanziarlo saranno spalmate su tre anni (2025, 2026 e 2027). La seconda incognita riguarda invece la messa a terra del piano delle 30mila assunzioni, di cui poco meno di un terzo (circa 8-9mila) dovrebbe riguardare i medici.

Il rischio è - come sta già accadendo in diverse parti d’Italia dove i bandi di concorso vanno deserti - che sarà difficile trovare medici e infermieri disposti a lavorare nel Ssn con stipendi in media più bassi rispetto ai colleghi all’estero o nel privato, tanto che sono molti i sanitari che oggi si dimettono (circa 25mila tra medici e infermieri nel 2021-2022). Per questo il piano voluto dal ministro della Salute Orazio Schillaci prevede anche una seconda misura - sempre da inserire in manovra - che punta a rendere più pesante la busta paga: l’idea al momento è quella di detassare con una flat tax al 15% l’indennità di specificità che hanno medici e infermieri, sulla falsariga di quanto fatto con gli straordinari detassati nel recente decreto liste d’attesa.

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