Manovra, spunta il bonus da 500€ per studiare l'inglese e fare sport. Pensioni minime verso il rialzo a 623€
Spunta anche il riconoscimento di un’indennità per gli specializzandi non medici. Gli emendamenti e la tagliola
Matteo Salvini - Giorgia Meloni - Antonio Tajani.
Manovra, il bonus per le attività extrascolastiche: musica, sport, apprendimento delle lingue
La manovra finanziaria sta subendo alcune modifiche e neanche troppo piccole, frutto dei moltissimi emendamenti proposti dai partiti che compongono la maggioranza. Ogni raggruppamento prosegue con le sue battaglie. Si è mostrato più cauto sulle modifiche Fratelli d’Italia. Nei suoi emendamenti il principale partito di governo - riporta Il Messaggero - punta all’introduzione di una finestra di silenzio assenso sul conferimento del Tfr, a un bonus annuo da 500 euro per le attività extrascolastiche (sport, musica fino all’apprendimento delle lingue), al riconoscimento di un’indennità per gli specializzandi non medici, a misure per rilanciare il settore della moda.
Leggi anche: Manovra, spunta il bonus da 500€ per studiare l'inglese e fare sport. Pensioni minime verso il rialzo a 623€
Forza Italia insiste per portare le pensioni minime a 623 euro con una rivalutazione del 2,7 per cento; di escludere dalla web tax tv radio e testate online; di sopprimere la norma che introduce i revisori del Mef nei collegi delle società e degli enti che prendono soldi pubblici; di spostare al 2026 l’entrata in vigore della sugar tax, di riportare la tassazione sulle criptovalute al 26 per cento; di non applicare il blocco del turnover al 75 per cento alle forze dell’ordine, oltre a garantire più fondi all’editoria, al terzo settore o per l’insularità. Il vicepremier e leader del partito, Antonio Tajani, ieri ha fatto sapere: "Ci sono tante cose da correggere".
Il governo - prosegue Il Messaggero - congela l’ipotesi di una riapertura a breve di nuove rottamazione fiscali e si mostra molto cauto su un rafforzamento della flat tax per gli autonomi. L’imperativo resta, invece, il taglio dell’Irpef. E secondo rumors che giravano ieri nei palazzi romani, anche recuperando le risorse con strumenti alternativi al concordato biennale, se gli incassi della misura non risultassero sufficienti. Cioè 2,5 miliardi per portare l’aliquota mediana dal 35 al 33 per cento, che salirebbero a quattro con un alleggerimento per chi dichiara tra i 50 e i 60mila euro lordi all'anno.