Marella Agnelli in Svizzera: i legali analizzano passaporti e società offshore
Continua la querelle sull'eredità dell'Avvocato. I dubbi degli inquirenti
Eredità Agnelli, al vaglio i passaporti di Marella e le società offshore
"Al vaglio ci sono i vecchi passaporti di Marella, con i timbri che segnano i suoi movimenti; le fatture per le cure mediche, che mostrerebbero come la permanenza nello chalet svizzero nei pressi di Gstaad si sarebbe limitata a brevi periodi estivi; i verbali delle prime testimonianze del personale che si occupava della vedova dell’Avvocato a Torino, ma che secondo gli inquirenti veniva stipendiato dal nipote John Elkann o da società a lui riconducibili". Lo scrive il Fatto Quotidiano, secondo cui, dai carteggi interni alla famiglia, "emergerebbero tracce di una strategia complessiva: in Italia, dopo la morte di Gianni Agnelli, niente doveva essere intestato alla ex moglie Marella. Nessuna utenza, nessun rapporto di lavoro salariato, persino i cani".
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Secondo quanto sostiene il Fatto Quotidiano, "il rischio sarebbe stato quello di mettere in discussione il baluardo della successione: la residenza svizzera di Marella Caracciolo, che ha consentito il passaggio ereditario dello scettro al nipote John Elkann, saltando Margherita Agnelli, figlia di Marella e Gianni Agnelli e madre di John. Un salto generazionale consentito dal diritto elvetico, ma non da quello italiano, secondo il quale i figli hanno sempre diritto a una quota legittima del 50%".
Sempre secondo il Fatto Quotidiano, attenzione poi anche a "un patrimonio estero mai quantificato". Da aggiungere, a detta di sua figlia Margherita, a quello dichiarato in Italia "e che sarebbe stato sottratto ai suoi diritti: attribuendolo a lungo alla madre Marella e tenendolo al sicuro in società offshore". Prosegue sempre il Fatto Quotidiano: "Che cosa hanno scoperto gli investigatori privati di Margherita? Sedici società offshore, tutte nelle Isole Vergini Britanniche e con relativi conti in Svizzera presso la Morgan Stanley Ag di Zurigo. Alcune cessate da tempo, molte costituite con Gianni Agnelli ancora in vita, altre create subito dopo la morte e, infine, in buona parte riconducibili a Marella Caracciolo".