Mediaset prepara l'Opa in Spagna. Rumors: offerta mista azioni-cash

L'operazione sulla controllata iberica per il delisting. Sospese sia le azioni di Mediaset Espana alla Borsa di Madrid sia a Piazza Affari Mfe A ed Mfe B

Pier Silvio Berlusconi
Economia
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Dall’unione gruppo da oltre tre miliardi di capitalizzazione, almeno terzo per dimensione in Europa

Naufragata la fusione nel piano originale del 2019 Mfe dopo la lunga battaglia legale con i francesi di Vivendi, MediaForEurope, il Biscione, procede con l’Opa sulla controllata spagnola Mediaset Espana, controllata al 55,6% del capitale per passare alla seconda fase del piano di consolidamento televisivo, dopo il cambio di denominazione, il trasferimento della sede legale in Olanda e il varo del doppio sistema di azioni (A e B). Il consiglio di amministrazione di Mfe nella tarda serata di ieri ha deliberato infatti l'operazione di riassetto in Spagna attraverso un'offerta pubblica di acquisto e scambio finalizzata al delisting.

L'operazione, secondo quanto ha riferito l’agenzia Radiocor, si declina in una offerta per due terzi in scambio di azioni e per un terzo in cash. Intanto, le azioni Mediaset Espana sono sospese alla Borsa di Madrid dalla mattina di ieri a seguito delle indiscrezioni sull'operazione allo studio e in attesa delle comunicazioni ufficiali della società. E oggi è stata interrotta la negoziazione anche dei titoli della controllante Mfe A e Mfe B. Dall’unione delle due società nascerebbe un gruppo da oltre tre miliardi di capitalizzazione, almeno terzo per dimensione in Europa.

L’altro mercato dove Mediaset è impegnata è quello tedesco: il broadcaster di Cologno Monzese è salito in Prosieben oltre il 25% dei diritti di voto (ma potrebbe aumentare la propria partecipazione fino al 29,9%), anche perchè il management capisca chi è ampiamente il primo azionista. Per l’ulteriore rafforzamento in terra teutonica, ha atteso il definitivo via libera da parte di tutte le autorità competenti ed è una mossa che da un parte ribadisce ad altri gruppi potenzialmente interessati che non c'è spazio su Prosieben, mentre dall'altra vuole influire direttamente sulle strategie della società tedesca, che ha rinnovato a sorpresa fino al 2027 il contratto dell'amministratore delegato Rainer Beaujean.

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Il gruppo media con sede in Baviera a inizio maggio ha infatti in programma l'assemblea con il rinnovo di tre componenti del supervisory board, compreso il suo presidente. Nelle ultime settimane tra il management tedesco e l'azionista italiano ci sono stati contatti ma il Biscione, che per ora non ha presentato candidati, guarda a un dato: alle assemblee di Prosieben, una public company fino all'arrivo di Mfe, la partecipazione non è altissima e con la sua quota il gruppo italiano potrebbe anche far passare in autonomia le proprie delibere.

In concreto Mediaset spinge perchè Prosieben, che nei prossimi due anni cambierà altri sei componenti del supervisory board, si rifocalizzi sul settore televisivo, limitando la parcellizzazione del business, che ha dato risultati altalenanti. Mfe da Amsterdam guarda all'espansione internazionale e da tempo sta lavorando a una grossa operazione, ma intanto pensa di definire anche un dossier che ha da tempo sul tavolo dopo la progressiva uscita di Vivendi, come il totale consolidamento di Mediaset Espana.

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