Mediobanca, nel primo trimestre utile netto a 330 milioni, ricavi stabili oltre quota 800 mln. Avviato il buyback sul 4,5% del capitale. Il titolo crolla in Borsa

Nel primo trimestre dell'esercizio 2024/2025 Mediobanca ha visto l'utile scendere a 330 milioni (da 351,3 dello stesso periodo dello scorso anno) e i ricavi rimanere stabili a 864,6 milioni

di Redazione
Alberto Nagel
Economia

Mediobanca, Nagel: "Dopo i record cresciamo in tutte le divisioni". Confermati tutti gli obiettivi del piano 

Dopo aver chiuso lo scorso esercizio con dati record, Mediobanca archivia il primo trimestre 2024-2025 con un utile di 330 milioni, in calo rispetto ai 351,3 milioni dello stesso periodo dello scorso anno e  ricavi stabili a 864,6 milioni. Dopo la presentazione dei conti il titolo crolla a Piazza Affari: in apertura di seduta registra un calo del 6,68% a 14,54 euro. 

Per l'intero esercizio 2024-2025 il gruppo Mediobanca ha confermato la propria la visione strategica e la traiettoria definita nel piano "One Brand-One Culture" basata su crescita elevata, superiore alla media, per il posizionamento specializzato e distintivo delle divisioni; una elevata generazione di capitale; una politica di distribuzione ai migliori livelli settoriali con basso rischio di esecuzione.

Il potenziamento della distribuzione e la vivace attività commerciale di wealth management alimenteranno le masse della clientela con una raccolta annua di 9/10 miliardi, mentre la crescita selettiva degli attivi e l'attività di efficientamento consentiranno di ridurre ulteriormente gli Rwa (attività ponderate per il rischio); i ricavi dei business bancari sono previsti in moderata crescita spinti dalla dinamica sostenuta (low double digit) delle commissioni, trainate dal wealth management e dai servizi a minor assorbimento di capitale del corporate investment banking; il margine di interesse si manterrà resiliente, in particolare nella seconda metà dell'esercizio, con la crescita del credito al consumo che compenserà la riduzione dei rendimenti degli altri attivi.

La remunerazione degli azionisti prevede una crescita attesa del dividendo per azione, con cash pay out confermato al 70% (acconto di dividendo a maggio 2025 e saldo a novembre 2025) e attivazione del nuovo piano di buyback (385 milioni). La generazione del capitale è prevista elevata e tale da portare il Cet1 a fine anno al 15,5%-16%.

A margine della presentazione dei dati, Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca ha commentato: "Dopo aver chiuso lo scorso esercizio con i risultati migliori di sempre, Mediobanca ha confermato anche in questo trimestre la crescita di tutte le sue divisioni, consolidando le principali iniziative del piano 2023-2026. L'obiettivo prioritario per questo esercizio è un forte potenziamento delle piattaforme distributive fisiche e digitali tale da consentire una crescita robusta e sostenibile dei ricavi di tutti i business oltre l'arco di piano, pur in un contesto macro differente". "Mediobanca è pronta a cogliere le opportunità dello scenario dei prossimi mesi, grazie al posizionamento favorevole nel contesto di tassi in calo, affrontando la volatilità del contesto con la sua gestione prudente dei rischi", ha aggiunto Nagel. 

Mediobanca avvia l'acquisto di azioni proprie da 385 milioni, pari al 4,5% del capitale 

A partire da oggi Mediobanca ha avviato il programma di acquisto di azioni proprie, deliberato, previa autorizzazione della Banca centrale europea, dall'assemblea degli azionisti del 28 ottobre scorso. Il buyback, che riguarderà massime 37.500.000 azioni ordinarie (pari a circa il 4,5% del capitale sociale) e che, in ogni caso, non potrà comportare un esborso superiore a 385 milioni, ha le medesime finalità del precedente: da un lato, favorire la crescita dell'utile per azione per effetto dell'annullamento delle azioni acquistate; dall'altro finanziare operazioni di crescita esterna tramite acquisizioni e fornire la provvista per i piani di compensi, esistenti e futuri, basati su strumenti finanziari a favore del personale del gruppo. 

 

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