Mef, la trattativa infinita con Unicredit per Mps. Il nodo dei 7 mila esuberi

Per adeguarsi alla media è necessaria una riduzione del personale. La richiesta: via 4-5 addetti per ogni filiale, un terzo del totale

Economia
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Mef, la trattativa infinita con Unicredit per Mps. I 7 mila esuberi

Continua al Mef la trattativa con Unicredit per Mps. Domani scadrà il periodo di esclusiva di duediligence e negoziazione, durato più di un mese. L'accordo era stato siglato alla fine di luglio. Il Tesoro - si legge sul Sole 24 Ore - che detiene il 64% del capitale della banca di Siena, tratta con l'unico potenziale acquirente in campo, il gruppo Unicredit. Tanti i passi in avanti fatti durante la negoziazione, ma restano due importanti nodi da sciogliere. Si tratta del capitale e degli esuberi, punti che ancora vedono una distanza tra le parti considerevole.

Per questo - prosegue il Sole 24 Ore - resta viva l'ipotesi di una trattativa ad oltranza per trovare un accordo, anche senza la prosecuzione dell'esclusiva. Per Unicredit il fattore esuberi è decisivo e il gruppo bancario presieduto da Padoan avrebbe stabilito nel suo dossier che i lavoratori in eccesso per siglare l'intesa si aggirerebbero tra i 6 e i 7 mila. Una grossa quantità di persone, quindi, che resterebbe senza lavoro. Si tratterebbe di tagliare 4-5 adetti per ogni sportello, che in media ne ha 15 totali. Al momento i dipendenti di Mps sono 21.500, la riduzione sarebbe di un terzo di tutto il personale.