Mercato immobiliare in crisi, crollano i mutui. Tassi ancora troppo alti
Per quanto riguarda il tipo di immobile, le compravendite di nuove costruzioni sono diminuite del 23%
Mercato immobiliare morente, compravendite ancora in calo nel I trimestre del 2024
Ancora in calo le compravendite immobiliari. Nel I trimestre del 2024, il mercato residenziale italiano ha subito una diminuzione del 7,2% nel numero di compravendite rispetto allo stesso periodo del 2023, con un totale di 155.000 transazioni, 12.000 in meno rispetto all'anno precedente. Questo dato emerge dalla consueta nota trimestrale dell'Osservatorio Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate. Il mese di marzo ha visto il calo più marcato, con una riduzione del 14%.
L'analisi per aree territoriali rivela che il Nord Italia ha subito il calo più significativo, dato che questa zona rappresenta circa la metà delle transazioni a livello nazionale. Al Centro, la diminuzione delle compravendite è stata del 7,7%, mentre nel Sud e nelle Isole il calo è stato meno accentuato, al di sotto del 4%. Nei comuni minori, la riduzione delle transazioni è stata maggiore (-8,2%) rispetto ai capoluoghi di provincia (-6,2%).
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La dimensione media delle abitazioni vendute si attesta a circa 105 mq. Riguardo alle abitazioni acquistate come prima casa, il 70% delle transazioni ha beneficiato delle agevolazioni fiscali, registrando un aumento quasi del 5% rispetto all'anno precedente. Nonostante una riduzione dei tassi sui mutui, solo il 40% delle transazioni è stato supportato da finanziamenti ipotecari, con un totale di 7,2 miliardi di euro impiegati, inferiore di 1,5 miliardi rispetto al primo trimestre del 2023.
Per quanto riguarda il tipo di immobile, le compravendite di nuove costruzioni sono diminuite del 23%, rappresentando solo il 6,1% del totale, mentre le transazioni per immobili esistenti hanno visto una flessione del 6%.
Nelle principali città italiane, la riduzione delle vendite è stata leggermente superiore alla media nazionale. Milano e Torino hanno mostrato i cali più significativi, oltre il 10%, mentre a Bologna e Napoli il decremento è stato più moderato.
Roma si distingue per la più alta percentuale di acquisti finanziati con mutui (circa il 50%) e per una grande quota di benefici delle agevolazioni per la prima casa, mentre Milano ha registrato la percentuale più alta di acquisti di nuove costruzioni.