Mes, Bruxelles di nuovo in pressing su Roma: "Italia ratifichi la riforma"

Secondo l'Eurogruppo è una "questione di credibilità il fatto che venga rispettato quell'impegno"

di Redazione Economia
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Eurogruppo, Donohoe e Gramegna in pressing su Meloni per il Mes

Il no dell'Italia alla ratifica del Mes non deve essere proprio andato giù a Bruxelles. In realtà chi davvero non l'ha digerita è il direttore Pierre Gramegna, che nella conferenza stampa al termine dell'Eurogruppo ha affermato: "Oggi è stata fatta una 'chiamata' per l'approvazione del trattato Mes modificato che, come sapete, è stato ratificato da 19 paesi". "E' una questione di credibilità il fatto che venga rispettato quell'impegno". 

Alla riunione dell'Eurogruppo "siamo tornati sui passi che è veramente necessario compiere per aumentare la portata del Fondo di risoluzione unico e l'enorme importanza della relazione tra quello e il Mes", ha segnalato anche il presidente dell'Eurogruppo Paschal Donohoe. Quindi di nuovo abbiamo enfatizzato l'importanza della ratifica del trattato del Mes".

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Come noto l'unica ratifica mancante alla riforma del trattato è quella dell'Italia, respinta alla Camera il 21 dicembre scorso. In base al regolamento della Camera dovranno ora passare almeno sei mesi prima che possa essere esaminata una nuova proposta di legge per ratificare la riforma e, in teoria, si dovrà dunque attendere comunque almeno fine giugno.

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