Mes, Patto di stabilità e Bce: le tante domande aperte sulla "crisi" Ue

Dal Mes al Patto di stabilità: ecco le domande che non vogliono in alcun modo essere un sondaggio

di Ezio Pozzati
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Economia

Mes, Patto di stabilità e Bce: le tante domande aperte sulla "crisi" Ue 

Avete mai letto un articolo dove non ci sono affermazioni, considerazioni o opinioni? Ebbene, forse per alcuni di Voi sarà la prima volta e se qualcuno ha delle risposte pertinenti questa sarebbe una grande soddisfazione ed ecco le domande che non vogliono in alcun modo essere un sondaggio: ritenete che in momenti di crisi economica lo Stato debba intervenire? Sapendo che la Commissione Europea ha valutato che nell'Eurozona vi sono circa 120 milioni di persone che vivono in condizione di povertà e quasi 50 milioni sono in grave deprivazione materiale, ritenete opportuno sia necessario ricorrere all'austerity?

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Ritenete che tagliare la spesa pubblica, quindi adottando l'austerity, porti alla recessione? Secondo Voi Roosvelt e Jonhn Maynard Keynes ebbero ragione a far intervenire lo Stato nell'economia? Perché in Europa non si adottano questi strumenti ormai collaudati? Perché è stata creata la Banca Centrale Europea con caratteristiche di indipendenza dal “Governo Centrale Europeo” (Commissione) e gode di autonomia illimitata e non è soggetta ad alcuna sanzione seppur in caso di gravi errori?

Cosa c'è di scientifico nell'avere una inflazione comunque e ad ogni costo al 2%? Se non lo è perché lo si accetta tout court? Il patto di stabilità prevede un deficit del 3% rispetto al PIL anche questo è un parametro o non ha niente di scientifico? E' scientifico ritenere che un Debito Pubblico/ PIL superiore al 90% sia un ostacolo alla crescita? Si può trasformare un Debito Pubblico del 140% e portarlo al 60% sostituendolo semplicemente con il Credito d'Imposta? Un'ultima serie di domande: Firmereste il Meccanismo Europeo di Stabilita? Abolireste il Bail-in? E' vero che in Italia vi è l'analfabetismo economico-finanziario?

Rispondendo a tutte queste domande non si vince niente; resta però un modo per poter riflettere. Grazie per l'attenzione e la pazienza. Avete mai letto un articolo dove non ci sono affermazioni, considerazioni o opinioni? Ebbene, forse per alcuni di Voi sarà la prima volta e se qualcuno ha delle risposte pertinenti questa sarebbe una grande soddisfazione ed ecco le domande che non vogliono in alcun modo essere un sondaggio: ritenete che in momenti di crisi economica lo Stato debba intervenire?

Sapendo che la Commissione Europea ha valutato che nell'Eurozona vi sono circa 120 milioni di persone che vivono in condizione di povertà e quasi 50 milioni sono in grave deprivazione materiale, ritenete opportuno sia necessario ricorrere all'austerity? Ritenete che tagliare la spesa pubblica, quindi adottando l'austerity, porti alla recessione? Secondo Voi Roosvelt e Jonhn Maynard Keynes ebbero ragione a far intervenire lo Stato nell'economia?

Perché in Europa non si adottano questi strumenti ormai collaudati? Perché è stata creata la Banca Centrale Europea con caratteristiche di indipendenza dal “Governo Centrale Europeo” (Commissione) e gode di autonomia illimitata e non è soggetta ad alcuna sanzione seppur in caso di gravi errori? Cosa c'è di scientifico nell'avere una inflazione comunque e ad ogni costo al 2%? Se non lo è perché lo si accetta tout court? Il patto di stabilità prevede un deficit del 3% rispetto al PIL anche questo è un parametro o non ha niente di scientifico? E' scientifico ritenere che un Debito Pubblico/ PIL superiore al 90% sia un ostacolo alla crescita? Si può trasformare un Debito Pubblico del 140% e portarlo al 60% sostituendolo semplicemente con il Credito d'Imposta?

Un'ultima serie di domande: Firmereste il Meccanismo Europeo di Stabilita? Abolireste il Bail-in? E' vero che in Italia vi è l'analfabetismo economico-finanziario? Rispondendo a tutte queste domande non si vince niente; resta però un modo per poter riflettere. Grazie per l'attenzione e la pazienza.