Berlusconi, Mfe verso l'offerta su Prosieben. Disco verde degli analisti che promuovono l'eventuale mossa
Verso il Cda/ Si scalda la partita Mfe-Prosieben. Le mire di Pier Silvio Berlusconi che punta a sbaragliare la concorrenza di Netflix e Amazon Prime
Piersilvio Berlusconi
I nuovi scenari per la partita tedesca di Mfe in Germania
Gli analisti promuovono l'eventuale mossa di Mfe su Prosieben. Equita Sim conferma la raccomandazione hold su Mfe A e su Mfe B con prezzo obiettivo a 3,7 euro e 4,6 euro. "Alle nostre valutazioni dei business non-core, potenzialmente dismettibili, stimiamo che il business entertainment sarebbe di circa 8 volte l'ebit, contro le circa 9 volte del principale competitor Rtl- dicono gli analisti- Riteniamo che il consolidamento con Prosieben abbia un senso strategico, poiché consentirebbe di rafforzarsi in uno dei principali mercati pubblicitari in Europa, potenzialmente realizzando sinergie più consistenti di quelle dichiarate in Spagna: 55 milioni euro di cui la metà nel settore pubblicitario". Mfe ha acquisito la controllata iberica nel 2023.
In pratica la cessione di Verivox da parte di Prosieben ha aperto nuovi scenari per la partita tedesca di Mfe-Media For Europe (ossia Mediaset) in Germania. Come riportato da Reuters, il gruppo guidato dalll'ad Pier Silvio Berlusconi, che detiene il 29,99% della media company tedesca, nella riunione già calendarizzata decidere come muovere un'offerta sulla società bavarese. Le ipotesi sono due ed entrambe prevedono un rafforzamento di Cologno nel capitale di Prosieben. Le azioni di quest'ultima viaggiano in rialzo del 4,36%, mentre Mfe sale dell'1,3%. Pare probabile che l'offerta venga presentata prima del 28 maggio, data in cui è fissata l'assemblea degli azionisti di Prosiebensat.
Mfe ha già attivi 3,4 miliardi di euro di finanziamenti per sostenere la potenziale acquisizione dell'azienda tedesca, che vale in Borsa circa 1,5 miliardi. Parte dei fondi sarà necessaria per rifinanziare fino a 2,1 miliardi di euro di debito che Prosiebensat potrebbe dover rimborsare qualora Mfe superasse il 50% delle quote di voto. Secondo Milano Finanza sarebbe stato fissato ad aprile il termine del prestito erogato dagli istituti per finanziare l'operazione e nei prossimi giorni si potrebbe aprire anche la finestra per poter presentare il prospetto alla Consob tedesca per un eventuale opa.
Se le indiscrezioni dovessero essere confermate si chiuderebbe la partita iniziata a maggio del 2019, con il primo ingresso al 9,6% fino alla scalata al 29,9% (con oltre il 30% dei diritti di voto). Dietro la mossa è evidente la visione strategica di Pier Silvio Berlusconi, di creare un broadcaster paneuropeo che possa competere con i giganti dello streaming come Netflix e Amazon Prime.
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