Mfe corre nel 2024, ma il titolo scivola in Borsa. Pier Silvio Berlusconi pronto alla sfida europea

Mfe-Mediaforeurope  ha chiuso il 2024 con un utile netto di 251 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto al 2023 e di oltre il 60% rispetto alle stime di inizio 2024

di Maddalena Camera
Economia

Mfe corre nel 2024, ma il titolo scivola in Borsa. Pier Silvio Berlusconi pronto alla sfida europea

Buoni risultati per la ex Mediaset, Mfe-Mediaforeurope, che  ha chiuso il 2024 con un utile netto di 251 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto al 2023 e di oltre il 60% rispetto alle stime di inizio 2024. Anche i ricavi netti consolidati preliminari si sono attestati a 2,9 miliardi, in aumento del 5% rispetto ai 2.810 milioni del 2023.  Bene la generazione di cassa  pari a 343 milioni che  ha  determinato una significativa riduzione dell’indebitamento sceso da 903 del 2023 a 692 milioni, nonostante la distribuzione di dividendi per 140 milioni.

Buone notizie dunque ma il titolo però scivola in Borsa di oltre il 2% dato che le prospettive per il 2025 non sono chiare e forse il mercato non è convinto della bontà delle prossime mosse di Mfe che potrebbe acquisire il controllo dell'emittente tedesca ProsiebenSat dove è già socio di maggioranza con quasi il 30% del capitale. "Il 2025 è iniziato in crescita, con la raccolta pubblicitaria di gennaio in aumento dell'1%  - ha spiegato l'ad Pier Silvio Berlusconi- il mercato però rimane complicato e la visibilità sull'andamento rimane limitata".  Buone notizie invece sul fronte del debito che è ai minimi da dieci anni e sulla quota di mercatoin Italia. "A bbiamo battuto il mercato -  ha detto l'ad-  con una quota che raggiunge per la prima volta il 40,9% in un settore iper concorrenziale".  Quanto alla realizzazione di un gruppo europeo per la tv generalista in grado di sfidare i giganti Ott come Netflix e Amazon Pier Silvio Berlusconi chiede regole uguali per tutti.

"Siamo pronti alla sfida europea - ha detto- ma è arrivato il momento di regole più giuste per tutti. Le big tech e i colossi dello streaming godono di vantaggi che penalizzano non solo il settore dei media, ma tutte le aziende nazionali ed europee. Potere finanziario e poche regole, peraltro non rispettate, nel medio e lungo termine rischiano di indebolire l’intera economia, colpendo i livelli occupazionali e i salari dei lavoratori italiani ed europei. L’Europa deve agire per difendere il proprio mercato e garantire una concorrenza equa. Noi andiamo avanti con determinazione e una visione strategica chiara, continuando a innovare responsabilmente. Il nostro sistema crossmediale, con al centro la tv nazionale che connette radio, web e digital,  è unico e tra i più avanzati per gli inserzionisti pubblicitari.  La nostra strategia punta a rafforzare ulteriormente il nostro essere editori in Italia e Spagna, investendo ancora di più in prodotti locali e, in futuro, anche in altri paesi europei. Ben sapendo che il domani dei broadcaster passa da una crescita dimensionale indispensabile per poter resistere ai giganti globali".

I risultati esaminati dal cda  riguardano solo Italia e Spagna e sono ancora privi del contributo della partecipazione in ProsiebenSat i cui risultati saranno comunicati la prossima settimana. Il Bilancio Consolidato dell’esercizio 2024 del Gruppo, su cui sono in corso le attività di verifica da parte della società di revisione, sarà approvato nel corso della riunione del cda prevista il prossimo 16 aprile.

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