Microchip, la Cina investe 47,5 mld: sui semiconduttori è dietro a Usa-Taiwan

L'accelerata è dovuta al tentativo di non perdere terreno dai due leader di mercato che si apprestano a dominare il mondo in questo settore

di Redazione Economia
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Cina, terzo fondo mondiale per microchip: 47,5 mld però non bastano per la vetta

La battaglia mondiale per il dominio sui semiconduttori continua. La Cina è consapevole di dover recuperare terreno su Stati Uniti e Taiwan per quanto riguarda i microchip. Per questo Pechino costruirà un terzo fondo da 47,5 miliardi di dollari per rilanciare il settore. Il deposito dei fondi, preliminare all’atto costitutivo, - riporta Il Sole 24 Ore - è stato fatto presso il registro delle imprese governativo. Secondo Tianyancha, una società cinese che gestisce database di informazioni aziendali, il ministero delle Finanze cinese è il maggiore azionista con una quota del 17% e un capitale versato di 60 miliardi di yuan.

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China Development Bank Capital è il secondo maggiore azionista con una quota del 10,5 per cento. A chi studia il mercato, il futuro dei chip nei prossimi cinque anni è chiaro: Taiwan e Usa - prosegue Il Sole - domineranno il mercato dei semiconduttori di nuova generazione con una sorta di travaso interno tra i due Paesi, che passano rispettivamente dal 68 al 60% e dal 12,2 al 17 per cento. La Cina, con una quota globale residuale, passerà dall’8% al 6 per cento. A meno che non investa, come sta facendo, in maniera forsennata, per recuperare il tempo perso.