Milano Cortina, Novari si consola con i suoi business: ricco impero dell'ex ad

Il manager attualmente indagato per corruzione nel suo ruolo di Ceo tra il 2028 e il 2022 della Fondazione Milano Cortina si consola con i suoi business

di Andrea Giacobino
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Economia

Vincenzo Novari si consola con i suoi business. Bilancio ricco per Nhc Holding & Consulting spa (e non solo) 

Vincenzo Novari, il manager attualmente indagato per corruzione dalla Procura di Milano nel suo ruolo amministratore delegato tra il 2018 e il 2022 della Fondazione Milano-Cortina 2026, si consola con i suoi business. Lo scorso 5 marzo, infatti, a Milano Novari ha presieduto l’assemblea dei soci della Nhc Holding & Consulting spa che controlla al 99%, per approvare il bilancio 2023. E’ stato un esercizio ricco che ha presentato ricavi da attività consulenziali per oltre 10 milioni di euro rispetto agli 1,2 milioni del bilancio precedente tanto che l’utile anno su anno è piò che decuplicato passando da 459mila euro a 5,7 milioni, tutto accantonato.

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La società di Novari è stata fondata nel 2016 ed in passato era stata azionista delle startup tecnologiche Bizboost, Snaplay ed Ytalgo tutte messe in liquidazione oltre ad aver acquisito per poi rivenderlo il 5% di Q10 media, la società di contenuti televisivi di Giancarlo Leone. La cosa interessante è che Bizboost, di cui Nhc aveva l’85%, accolse fra i suoi azionisti con il 15% la Vetrya guidata allora da Luca Tomassini, che poi si aggiudicò l’incarico per lo sviluppo dei servizi digitali delle Olimpiadi e Paraolimpiadi Milano Cortina 2026 proprio quando Novari era a.d.: non a caso Tomassini è un altro degli indagati a Milano.

Oggi Nhc detiene solo il 100% dell’immobiliare Pigida proprietaria di una villa a Santa Margherita. La holding di Novari, che vanta crediti per 2,2 milioni, ha poi 1,5 milioni di asset finanziari non immobilizzati e 3,2 milioni di liquidità per un patrimonio netto di 5,7 milioni. I debiti, pari a oltre 2,1 milioni, sono quasi tutti verso l’Erario.