Minenna: "La Bce scherza col fuoco, non esistono recessioni benefiche"

Tutte le altre componenti dell'inflazione europea restano sotto controllo, e non c'è nessuna traccia della spirale prezzi-salari

di Marco Scotti
Economia
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Minenna: "Non esistono recessioni benefiche"

"Si sta normalizzando l'idea che una recessione possa avere effetti benefici riducendo la domanda e raffreddando l'inflazione. Ma non esistono crisi indolori". Marcello Minenna, economista e direttore generale dell'Agenzia per le Dogane, le Accise e i Monopoli, spiega ad Affaritaliani.it perché le mosse della Bce devono essere valutate con attenzione per evitare di deprimere l'economia e generare una spirale da cui è difficile uscire. La teoria della "decrescita felice", di una minore ricchezza che fa stare bene tutti, non è soltanto impossibile da applicare in un'economia di mercato, ma è anche pericolosa. Perché significa perdita di posti di lavoro, aziende che chiudono, famiglie in difficoltà. 

Professor Minenna, che cosa pensa delle mosse della Bce? Davvero si arriverà a un incremento di 75 punti base dei tassi?
Indubbiamente negli ultimi giorni ha preso consistenza l'ipotesi di un rialzo dei tassi di interesse molto consistente, superiore a 50 punti base che un mese fa rappresentava invece l'ipotesi più probabile. Le drammatiche evoluzioni sul mercato dell'energia stanno avendo un impatto sull'inflazione che i policy makers temono molto, ma occorre sempre ricordare che l'inflazione connessa a shock dell'offerta dipende assai poco dalla dinamica dei tassi. 

Ma i rincari sono evidenti e rischiano di coinvolgere tutti i settori, non solo quelli energetici...
Tutte le altre componenti dell'inflazione europea restano sotto controllo, e non c'è nessuna traccia della cosiddetta spirale prezzi-salari che invece tiene banco negli USA. 

Non c'è emergenza per gli stipendi?
Eccome se c'è! Si può dire che i salari reali stanno subendo un declino drammatico negli ultimi mesi, mai sperimentato dagli anni '70, c'è chi parla di "wagepocalypse" (cioè l'apocalisse degli stipendi, ndr) a tal riguardo. A me preoccupa molto la normalizzazione dell'idea di una recessione quasi "benefica", che riduca la domanda quanto basta a raffreddare l'inflazione. 

Anche se dovesse essere transitoria?
Le recessioni non sono mai indolori né benefiche, e soprattutto i problemi strutturali che hanno causato l'inflazione in prima battuta restano lì, ad aspettare i primi cenni di ripresa economica.