Moda, Gap verso il tramonto: il colosso Usa taglia 500 posti di lavoro

Continua la fase di revisione dell'insegna americana: la catena di abbigliamento è da tempo protagonista di un ridimensionamento del business

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Economia
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Gap, il crollo dell'insegna americana tra Covid e inflazione 

Non si arresta il restyling del business di Gap, la catena di abbigliamento e accessori americana che da qualche tempo a questa parte ha avviato una ristrutturazione del business: ora, secondo quanto riferisce Pambianco, l'insegna Usa starebbe valutando il taglio di 500 posti di lavoro legati al settore “Corporate”.

Una mossa che, spiega il sito, “risponde all’esigenza, ormai improrogabile per l’ex colosso a stelle e strisce, di far fronte a un preoccupante calo di vendite e di profitti”. Un alert “importante” che si aggiunge alle notizia di soli qualche giorno, in parte attesa, dell'addio da casa Gap della star Usa Kanye West. L'ex marito di Kim Kardashian ha infatti deciso di interrompere la collaborazione, per puntare su qualcosa di totalmente indipendente. Il rapper ha decisione di tagliare i ponti con l’azienda Usa e con Adidas, per far perseguire una strada solitaria alla sua label Yeezy.

Ma il crollo non è stato repentino, per Gap le cose non vanno infatti bene da molto. “L’insegna con sede a San Francisco naviga ormai da anni in cattive acque, mostrando evidenti difficoltà nello stare al passo con le nuove dinamiche del mercato, arrancando tra i competitor del fast fashion e le nuove abitudini d’acquisto post-Covid”, spiega Pambianco. Lo scorso 20 luglio è arrivato il suo addio definitivo al mercato europeo, una decisione già annunciata anche in risposta alla crisi pandemica che aveva colpito il suo, già precario, network di negozi nel Vecchio Continente.