Monini su Affari: "Olio extravergine a 9 euro a bottiglia? Colpa del clima"
L'intervista all'ad dell'oleificio Monini che spiega perché il prezzo dell'olio extra vergine continua a salire
Olio extravergine d'oliva: un consumatore su tre non lo compra più. Monini: "Ci auguriamo un calo dei prezzi del 10%"
Il prezzo dell'olio extravergine d'oliva è schizzato alle stelle, raggiungendo cifre incredibili di quasi 9 euro a bottiglia. Anche chiamato "oro giallo", l'olio sta effettivamente diventando un lusso per pochi privilegiati. Difatti, secondo un'indagine condotta dall'Istituto Piepoli, sembra che un terzo dei consumatori stia abbandonando completamente questo prezioso condimento, spinto dall'inaspettata escalation dei prezzi.
Ma mentre i consumatori tirano la cinghia e iniziano a misurare con parsimonia l'olio sui propri pasti, è fondamentale capire la molla che ha innescato questa impennata dei costi. "Nessuna speculazione o altro, la causa è da ricercare nelle quantità. L'olio scarseggia a livello produttivo dalla campagna 2022/2023", spiega ad Affaritaliani.it., Zefferino Monini, ex presidente del Consorzio di Garanzia dell'olio extra vergine di qualità Ceq e amministratore delegato dell’omonimo oleificio Monini.
"Tra fine 2022 e inizio 2023 una bottiglia d'olio costava all'incirca 6€", sottolinea Zefferino. "Nella campagna del 2022, la Spagna, principale produttore al mondo di olio extravergine (ndr. seguito da Tunisia, Italia, Grecia, Turchia e Marocco), ha registrato una produzione inferiore alle 800 mila tonnellate con un calo del 50% rispetto all'anno precedente." L'Italia e la Spagna sono leader mondiali nella produzione dell'olio: la produzione italiana copre il 15% della produzione globale, mentre la Spagna raggiunge il 45% ed entrambe rappresentano la quasi totalità delle esportazioni mondiali (60% Spagna e 20% Italia).
"La produzione di olio di oliva italiana nel 2023/24 dovrebbe attestarsi intorno alle 290mila tonnellate, in aumento rispetto alle 240.000 tonnellate del 2022 ma inferiore rispetto alle tonnellate raggiunte in alcuni anni, come dal 2029 al 2021, o anche durante l'anno del Covid", aggiunge Zefferino. Ma spiegare questi numeri va oltre il semplice aumento del prezzo dell'olio extravergine d'oliva, che in alcuni casi ha superato anche gli otto euro a bottiglia, soprattutto a causa delle precise scelte dei produttori. Come nel caso degli spagnoli che "Non hanno venduto. Se lo tengono stretto, l'olio, così da chiedere di più a noi operatori", evidenzia il ceo di Monini.
La causa di questa crisi produttiva è da imputare alla siccità, un fattore climatico che miete sempre più vittime e che ha provocato una drastica diminuzione della produzione mondiale di olio d'oliva, colpendo duramente soprattutto la Spagna, i cui produttori erano stati a lungo in grado di saturare il mercato con bottiglie d'olio a prezzi nettamente competitivi. Tuttavia, nel 2023, questa situazione non si è ripetuta: il crollo della produzione spagnola ha causato una carenza di prodotto sul mercato e ha portato al raddoppio del costo medio al litro sugli scaffali della grande distribuzione.
Pertanto, sulla raccolta, ovviamente, ha influito e influirà molto la questione meteorologica. Ma come possiamo risollevarci da questa crisi? Secondo Monini bisogna sperare che: "Una buona piovosità e fioritura potrebbero portare a una campagna media, non eccezionale come gli anni precedenti, ma che sia equilibrata e non metta ulteriormente sotto pressione la produzione, così che ci rimanga un riporto. Ci auguriamo un calo dei prezzi del 10%".
Tuttavia ci tiene a sottolineare che "per recuperare i volumi persi, ci vogliono anni". Per quest'anno le previsioni indicano una produzione stimata pari a 2,4 milioni di tonnellate, in calo rispetto alla campagna 2022/23 e nettamente inferiore alla media di 3 milioni di tonnellate degli anni precedenti. Eppure, anche se la produzione italiana è al di sotto della soglia, Zefferino nota che "l'Italia ha perso solo il 30% rispetto agli altri paesi. E questo è un dato differente rispetto a vedere i prezzi delle bottiglie salire a 13 e 14 euro. Se fosse successo questo, ci sarebbe stato un crollo verticale e ricostruire le scorte sarebbe stato estremamente difficile".
Pertanto in Spagna, nonostante le oscillazioni significative nelle previsioni, è certo che la produzione sarà notevolmente al di sotto delle potenzialità. Anche in Italia, da tempo si sa che non sarà un anno di piena carica. Nonostante queste difficoltà, c'è un segnale positivo: il consumo di olio extravergine 100% italiano è in crescita, poiché i consumatori preferiscono investire in prodotti locali di alta qualità. In sostanza, il settore dell'olio Made in Italy non ha subito un impatto così pesante come all'estero e in Spagna, anche se è da lì che dipende la maggior parte della produzione. "Sono due anni che perdono", dice l'ex presidente, riferendosi alla penisola iberica, ma riguardo alla campagna italiana, aggiunge: "Una buona campagna italiana compensa una spagnola o greca e tunisina. I produttori italiani si sono arricchiti, hanno fatto tre volte il valore di quello che prendevano. Arricchiti, con la speculazione, ma pur sempre arricchiti."
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Secondo l'indagine Piepoli, l'aumento del prezzo da 4 a 9 euro a bottiglia ha cambiato le abitudini d’acquisto di circa il 30% dei consumatori. Tuttavia, Zefferino non è affatto convinto da questi numeri, perchè "la società di ricerca ha calcato la mano rispetto al vero sentimento dei consumatori". Molti si stanno rifugiando nell'olio di semi, sacrificando la qualità sull'altare del risparmio, eppure Monini sostiene che gli italiani non scenderanno mai a compromessi sulla qualità, preferendo piuttosto ridurre le quantità. Può darsi, ma questo non risolve il problema dei costi alle stelle.
I produttori si aggrappano alla speranza di un calo dei prezzi nel 2025, sperando in un cambiamento miracoloso nella prossima stagione di raccolta. Ma per coloro che ancora sognano le vecchie bottiglie d'olio a 3 euro, è ora di aprire gli occhi. La realtà è cambiata, e i giorni d'oro dell'olio a buon mercato sono solo un pallido ricordo.