Moto Guzzi ristruttura a Mandello e raddoppia produzione e occupazione

Colaninno ha annunciato il restyling in chiave "green" della storica fabbrica di Mandello del Lario. Piaggio, i piani green sull'elettrico

di Lorenzo Goj

Roberto Colaninno
Lapresse
Economia
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Piaggio, Moto Guzzi: la società non vuole spostarsi da Mondello. Raddoppia inoltre produzione e occupazione

Una storia tutta italiana, diversa dalle altre. Piaggio, brand simbolo della mobilità made in Italy, produttore di dueruote storiche come Vespa e Aprilia, ha deciso di non comportarsi come le altre grandi imprese che delocalizzazano o sbaraccano impianti alla ricerca di territori in grado di offrure i migliori incentivi fiscali. La società di Pontedera infatti, gestita dalla famiglia Colaninno, in una fase “soddisfacente” per il business di gruppo, ha deciso di non espandere il numero dei propri stabilimenti all’estero o in altre aree del nostro Paese, ma ha anzi appena annunciato il “restyling” della storica fabbrica della Moto Guzzi di Mandello sul Lario (Lecco). 

I dettagli dell’operazione. La ristrutturazione del sito prevede il raddoppio della capacità produttiva attuale (15-20 mila moto l'anno) portandola a 40 mila esemplari annui a fine progetto e, verosimilmente, anche al raddoppio degli addetti: ad oggi il sito impiega circa 200 persone cui si aggiungono 80 lavoratori stagionali. Sull’occupazione, i Colaninno calano l’asso della Responsabilità sociale d’impresa, ovvero il principio secondo cui un’azienda non sfavorisce nessun ruolo all’interno della propria filiera, che avrà anche sicuri ritorni sull’investimento.

 “Sarà un centro di aggregazione della comunità, fondato su cultura, design e meccanica, con una spiccata attitudine green, propria del mondo contemporaneo”, ha spiegato il secondogenito del presidente del gruppo Piaggio Roberto Colaninno, Michele, responsabile Sviluppo e Innovazione dell’azienda di Pontedera. Il progetto, infatti, prevede una grande attenzione alla sostenibilità ambientale e all'uso efficiente delle risorse. I nuovi edifici saranno realizzati con l'utilizzo delle cubature esistenti, con una scelta di materiali improntata ad una forte attenzione alla gestione delle risorse energetiche, con impianti fotovoltaici e materiali ecosostenibili. Il nuovo impianto, dunque, è studiato in modo da consentire il raddoppio della produzione, andando a rispondere all'incremento costante della domanda.

Ma non è tutto. Il progetto prevede, insieme al nuovo stabilimento, nuovi spazi congressuali, destinati ad eventi interni ed esterni. Ma qual è l’ottica di questo piano? Lo stabilimento di Mandello sul Lario, attaccato al rinomato Lago di Como, può diventare una vera e propria meta turistica. Infatti, mentre tutto il mondo va a visitare le “meraviglie” del nostro Paese, numerosissimi appassionati della mitica Moto Guzzi avranno la possibilità di vedere con i loro occhi lo stabilimento del marchio di moto.

Un ulteriore volano di introiti. I lavori saranno avviati entro il 2021, e saranno completati nella prima metà del 2025. Il progetto porta la firma dell'architetto e designer statunitense Greg Lynn (Leone d'Oro alla Biennale di Venezia nel 2008 e autore della Ravioli Chair esposta alla collezione permanente al Moma) e prevede anche nuovi spazi congressuali, destinati ad eventi interni ed esterni, oltre a un albergo e un ristorante che completano l'offerta di accoglienza per i visitatori.

Dietro l’angolo c’è la presentazione della Moto Guzzi V100 Mandello, modello su cui Piaggio oggi ha alzato, anche se un po’ timidamente, un primo velo. L'appuntamento in agenda è il prossimo 23 novembre al Salone Internazionale delle Due Ruote Eicma di Milano. “La pandemia ci ha un po' rallentato nello sviluppo, ma era doveroso arrivare qui oggi con un oggetto funzionante e pronto, non era previsto ma ci siamo dati questo obiettivo”, ha spiegato a riguardo Michele Colaninno.

“Il marchio gode di ottima salute. Sono stati anni difficili, abbiamo dovuto ricostruire dalle macerie perché nel 2004 Moto Guzzi ha sofferto particolarmente. Oggi, invece, abbiamo raggiunto record di vendite, i risultati sono positivi e non ci poniamo limiti: vogliamo continuare così anche per i prossimi 100 anni”, ha affermato Colaninno. “Questo primo secolo è stato caratterizzato da pandemie, crisi finanziarie e cataclismi ma noi siamo ancora qua. Nel 2015 incontrai l'architetto e designer statunitense Greg Lynne e iniziammo a parlare di futuro e di un mondo che verrà, di tecnologia, software, robot, veicoli che volano... Oggi stiamo lavorando al futuro che sarà complicato come scenario, ma le motociclette hanno sempre rappresentato un motivo di gioia”.

“L'anima del marchio è la fabbrica”, ha continuato il top-manager, “e abbiamo pensato di dare una nuova casa alla Moto Guzzi. La fabbrica non deve più essere solo un luogo faticoso, ma anche di aggregazione. Sarà incentrata sulla persona. Vogliamo che Mandello diventi una località turistica e, inoltre, vogliamo portare qui i turisti, vogliamo dare a Mandello e a tutto il lago di Como un momento di serenità e divertimento. Moto Guzzi è a Mandello. E qui rimarrà, con un occhio al mercato che oggi è il mondo. Moto Guzzi deve volare: la competizione sarà forte ma riusciremo a batterla, ne sono certo. Non abbiamo paura di confrontarci né col Giappone, né con gli Stati Uniti”, ha concluso Michele Colaninno.

Poi la parola al padre che ha fatto il punto sul business e sulla nuova fase elettrica che attende il gruppo Piaggio in vista del Green Deal Europeo. “Il percorso che abbiamo deciso di intraprendere è soprattutto quello della nuova tecnologia elettrica. Il programma che avevamo lanciato quest'anno si sta realizzando puntualmente tra investimenti, risorse umane e ricerca. I termini fissati dalle istituzioni per raggiungere gli obiettivi al 2030 sono estremamente corti, dovremo affrontare problemi molto importanti, alcuni di questi non sappiamo ancora immaginare quale peso avranno. Certamente è una sfida che non possiamo non cogliere e ci vede impegnati in maniera totale”, ha spiegato Roberto Colaninno.

Che ha concluso: “Oggi è una tappa fondamentale che va in questa direzione insieme alle altre che abbiamo già programmato come lo stabilimento nuovo in Indonesia, la e-mobility, la struttura a Pontedera, il lancio di tutti i prodotti fatti quest'anno e i prossimi. L'assunzione di centinaia di persone. Il momento è estremamente positivo e sfidante, e adesso ci vogliamo concentrare per riuscire a cogliere l'obiettivo di modificare il Dna della Piaggio da azienda meccanica ad azienda elettrico-elettronica da qui al 2030”.