Unipol, Cimbri gela Mps e si tira fuori dal risiko bancario: "Entriamo nel Monte dei Paschi solo con un accordo commerciale"
Mps, parla il presidente di Unipol Cimbri: "Potremmo valutare l'acquisto di una partecipazione solo a suggello di un accordo commerciale: nessun contatto con il Mef". Dall'eventuale partita Bper è "esclusa". Le condizioni
Carlo Cimbri
Mps, Cimbri: "Unipol non è interessata senza una joint venture assicurativa"
Carlo Cimbri, presidente di Unipol, gela una futura operazione di M&A con Mps, a patto che non ci siano le condizioni "commerciali" per rivelarne una quota. Unipol “potrebbe essere interessata a una partnership assicurativa con Mps” e in quell’ambito, se necessario, potrebbe valutare l’acquisto di una quota dell’istituto “a suggello dell’accordo”, ha spiegato il presidente della compagnia bolognese, Carlo Cimbri, ricordando che oggi “la partnership assicurativa non è nelle disponibilità” di Mps, che ha un accordo con Axa fino al 2027.
“Quindi non abbiamo alcun interesse a prendere una quota di Mps”, ha chiosato a margine delle regate della Louis Vuitton Cup in corso a Barcellona. “La quota sic et simpliciter non mi interessa – ha ribadito -, l’unico potenziale interesse è per un accordo commerciale e a quel punto dipende dalle condizioni”. Per Unipol, quindi, potrebbe “esistere solo l’accordo” commerciale, oppure “l’accordo con l’acquisto di una quota per suggellarlo”, ma mai “solo l’acquisto della quota”.
Unipol, ha detto ancora Cimbri, valuta ogni opzione “per ampliare la rete distributiva", in particolare per i prodotti del ramo Danni, "ma questo oggi non è nelle disponibilità” di Siena. “Come investimento puro non lo farei mai”, ha specificato, quindi potrebbe essere solo “una piccola quota con una correlazione a un investimento industriale” e in ogni caso non una partecipazione “che richieda autorizzazioni” (vale a dire con un tetto teorico massimo inferiore al 10% del capitale).
Cimbri: “Mps costa cara, Bper non è in condizioni per nuove operazioni di M&A”
Mps “costa cara” e Bper “non è né alla ricerca né nella condizione di fare qualsivoglia operazione straordinaria”. La compagnia bolognese ha una partecipazione potenziale di poco meno del 25% di Bper. La banca modenese, ha detto ancora Cimbri, “ne ha già abbastanza delle” operazioni straordinarie “che ha fatto e aspettiamo di vedere il piano” del nuovo amministratore delegato Gianni Franco Papa, “che immagino sarà centrato sulla banca stand alone”.
Bper, Cimbri: "Una fusione con Sondrio sarebbe un'operazione sbagliata"
Una fusione tra Bper e la Banca Popolare di Sondrio "oggi per me sarebbe un’operazione sbagliata"., ha sottolineato il presidente di Unipol, Carlo Cimbri, parlando con i giornalisti a Barcellona. La compagnia bolognese è primo azionista di entrambe le banche, con quote rispettivamente vicine al 25% (potenziale) e al 20%. "Bper ha un suo programma che prevede di raggiungere adeguati livelli di efficienza" in tutte le realtà che ha acquisito recentemente, ha spiegato Cimbri, mentre "Sondrio è un una fase di vita totalmente diversa".
"Oggi qualsiasi ipotesi rischia di fare pasticci – ha proseguito -. Sondrio è efficiente, guadagna, ha un suo mercato specifico", mentre "Bper è melting pot di banche diverse". "Sondrio è più piccola e ha una redditività più alta e poi Sondrio, che è in un mercato molto particolare non ci pensa neanche lontanamente a una fusione – ha chiosato Cimbri -. Il nostro interesse è valorizzare questi aspetti, non deprimerli per fare un calderone". "Noi non facciamo i consolidatori del mercato italiano – ha rimarcato -. A noi interessa che vendano i nostri prodotti e che il nostro investimento nel capitale renda". "Per la valorizzazione dell’equity che abbiamo investito oggi come oggi non è nostro interesse forzare la banche ad avvicinarsi", perché "ho l’impressione che è più il valore che si rischia di perdere di quello che si viene a creare". Cimbri ha poi assicurato che le quote nelle due banche rimarranno ferme, anche se poi "nulla è per sempre", ha concluso con una battuta.
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Unipol, Cimbri: "Non ho interessi di governance su Mps"
"Non ho interessi di governance su Mps". Lo ha assicurato il presidente di Unipol, Carlo Cimbri, precisando i contorni dell’eventuale interesse del gruppo per un accordo commerciale con Siena e, in quell’ottica, del possibile acquisto di una piccola quota. A differenza di Bper e della Popolare di Sondrio, con cui Unipol ha "accordi di lunga durata", partecipando "alla governance", e che "rientrano in una nostra strategia", ha notato, Mps "no e potrebbe interessare solo come aggiunta alla rete" distributiva. Potrebbe quindi "aggiungersi alla nostra strategia e non integrare la nostra strategia".