Mps, nel 2024 l'utile vola a 1,95 miliardi. "Pronti a creare un nuovo campione con Mediobanca"

Mps ha chiuso il 2024 con un utile di 1.951 milioni di euro e una cedola più che triplicata che sale da 0,25 a 0,86 euro per azione. Il titolo corre in Borsa dopo i conti

di Redazione

Luigi Lovaglio Ad di MPS

Economia

Mps, oltre 1 miliardo di dividendi 

Mps vira al ribasso dopo un'apertura in rialzo in scia alla presentazione dei conti. La Banca di Siena ha chiuso il 2024 con un utile di 1.951 milioni di euro, in calo del 4,9% rispetto ai 2.052 milioni del 2023, esercizio che aveva però beneficiato di rilasci di riserve sui rischi legali per un ammontare di 471 milioni. Il risultato, "sostenuto da un'eccellenza operativa", spiega una nota, è in crescita del 16,9% per la parte relativa all'attività caratteristica. Più che triplicata la cedola, che sale da 0,25 a 0,86 euro per azione, con un monte dividendi di oltre un miliardo di euro e un pay-out del 75% sull'utile ante imposte.  

Nell'esercizio i ricavi sono cresciuti del 6,2% a 4,03 miliardi di euro, con il margine di interesse salito del 2,8% a 2,36 miliardi e le commissioni del 10,8% a 1,46 miliardi. Il rialzo dei costi operativi è stato contenuto all'1,4%, a 1,87 miliardi, con un rapporto costi e ricavi in riduzione dal 49% del 2023 al 46%, consentendo al risultato operativo lordo di crescere del 10,8% a 2,165 miliardi.

Per quanto riguarda il trimestre, si è chiuso con un utile di 384,9 milioni, in forte calo rispetto agli 1,12 miliardi dell'ultimo trimestre del 2023, che aveva beneficiato però del rilascio di riserve su rischi legali per quasi mezzo miliardo di euro. Il risultato è comunque superiore alle attese degli analisti, che prevedevano, secondo il consensus di Bloomberg, utili per 262,8 milioni.

La raccolta totale dell'esercizio è risultata in crescita per oltre 9 miliardi di euro mentre gli impieghi sono diminuiti dello 0,6%. "L'incremento a doppia cifra anno su anno delle erogazioni di mutui ipotecari (+26%), del credito al consumo (+21%) e dei flussi lordi di wealth management (+40%) - afferma la banca -, conferma la forza di una rete commerciale capillare e performante". Il costo del rischio si è attestato a 53 punti base, in linea con la guidance dell'anno, con 410 milioni di euro di rettifiche su crediti, in calo rispetto ai 440 milioni del 2023.

Nel corso del 2024 il principale indicatore di solidità patrimoniale di Mps, il cet1 ratio fully load, è cresciuto dal 18,1% di fine 2023 al 18,2% esprimendo - si legge in una nota - un "elevato buffer di capitale" rappresentato da un cuscinetto di "oltre 700 punti base rispetto al requisito di coefficiente tier 1". L'esercizio ha registrato anche un leggero aumento sia dei crediti deteriorati lordi, saliti da 3,5 a 3,7 miliardi di euro, sia di quelli netti, cresciuti da 1,8 a 1,9 miliardi, con un rapporto rispetto al totale del portafoglio crediti (npe ratio), rispettivamente del 4,5% e del 2,4%. In flessione anche la copertura complessiva, scesa dal 49,1% di fine 2023 al 48,5%. 

"Forte di una rete commerciale competitiva, eccellente redditività e solidità patrimoniale, Mps è pronta per realizzare un processo di sviluppo industriale attraverso un'innovativa business combination con Mediobanca per la nascita di un nuovo campione nazionale, a beneficio di tutti gli stakeholder". Lo afferma Mps nella nota sui risultati 2024.

Mps, le parole di Lovaglio dopo la presentazione dei conti 

"Questi risultati così solidi, con oltre un miliardo di dividendi ci permettono di affermare che Mps possa portare avanti un processo di crescita sostenibile e creazione di valore grazie anche a combinazione industriale innovativa con Mediobanca a vantaggio di tutti gli stakeholder". Lo ha detto l'ad di Mps, Luigi Lovaglio, aprendo la conference call con gli analisti. 

L'ops di Mps "non andrà a colpire l'identità" di Mediobanca "che vede già un contributo del wealth management e della banca d'affari che è pari al 35%" dell'utile netto, un contributo "pari quasi a quello del credito al consumo di Compass che contribuisce col 30%". "Il contributore principale è il 13% della quota Generali che rappresenta circa il 40% dell'utile totale". "Penso di poter tranquillamente confermare che questo livello di sinergie è il livello minimo da cui si potrà partire a lavorare". 

Tra Mps e Mediobanca è possibile realizzare una "combinazione potente" grazie alla "complementarietà" dei rispettivi business e "la ratio industriale" della combinazione "é molto forte". Lo ha detto l'ad di Mps in conference call con gli analisti. "Mettendo assieme i due business saremo in grado di offrire una gamma di servizi completa e di grande qualità e quindi di migliorare il rapporto con clienti e la loro fidelizzazione" e "saremo in grado di soddisfare esigenze che oggi sono soddisfatti da terze parti" offrendo "servizi ad alto valore aggiunto che creerebbe valore per i nostri clienti ma anche per i nostri stakeholder". Lovaglio ha ricordato che i due gruppi possono contare su una base di 6 milioni di clienti su cui fare cross-selling. 

Mps può iniziare a comprare azioni Mediobanca anche prima dell'autorizzazione dell'offerta pubblica di scambio da parte delle authority. "Non abbiamo limiti per quanto riguarda l'acquisto delle azioni, non è necessario un collegamento con l'autorizzazione della Bce", ha detto il ceo di Mps. 

Mps non pensa al momento di ridurre il livello di accettazione dell'ops rispetto alla soglia del 66,7%. "Abbiamo detto 66,7% e nella fase attuale restiamo su questa posizione, non prendiamo in considerazione uno scenario diverso per il momento", ha sottolineato Lovaglio. 

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