Mps migliora. Fabbisogno inferiore. Approfondimenti su Profumo-Viola
L'audizione del Ceo Guido Bastianini davanti alla Commissione parlamentare Banche
Il forte rimbalzo dell’economia italiana e il conseguente miglioramento del business della banca, migliore rispetto alle previsioni di inizio 2021 potrebbero fa sì che Mps nel marzo del prossimo anno potrebbe registrare uno shortfall di capitale inferiore rispetto a quello stimato a maggio (meno di un miliardo). In audizione davanti alla Commissione Banche guidata da Carla Ruocco, l’amministratore delegato Guido Bastianini fa il punto sullo stato di saluto del gruppo senese partecipato dal Tesoro al 64,2% e che il socio pubblico deve privatizzare entro fine 2021.
Per il banchiere a fine mese si conosceranno i risultati degli stress test, ma i risultati non implicano un meccanismo automatico che porti a una ricapitalizzazione. Inoltre al momento non c’è nessuna novità sul futuro di Rocca Salimbeni e in particolare sull’uscita del Mef dal capitale. "Lo shortfall di Mps, già sceso sotto il miliardo di euro al 31 marzo 2022, potrebbe risultare in ulteriore riduzione, grazie all'evoluzione del contesto macroeconomico e alla conseguente dinamica economica della banca, a oggi migliore di quanto ipotizzato nei dati prospettici disponibili all'inizio del 2021", ha precisato Bastianini mettendo in evidenza come dai dati del primo trimestre sia emerso un surplus di capitale pari a 0,7 miliardi.
"Lo shortfall di capitale atteso non si è materializzato" grazie alla gestione della banca e a un "focus sull'erogazione di crediti garantiti a sostegno dell'economia del Paese". Il 30 luglio, ha ricordato il Ceo, l'European Banking Authority (Eba) pubblicherà gli stress test che si basano su dati esercizio 2020 proiettati al 2023" sulla base di scenari predefiniti.
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"Le risultanze finali dello stress test 2021 costituiranno un elemento chiave nell'elaborazione dello Srep della Bce e anche se non è previsto un meccanismo automatico di pass-or-fail con conseguenze predefinite in termini di rafforzamento patrimoniale o requisiti minimi da rispettare, l'Autorità di vigilanza utilizzerà comunque le evidenze nella determinazione dei livelli di P2R, quindi requisiti obbligatori, e di P2G, quindi di guidance, nella prossima decisione Srep".
"L'eventuale operazione di aumento capitale, per solo ipotizzata, richiederebbe l'ok della Dg Comp". Quanto alle diverse ipotesi su una possibile fusione che porterebbe il Mef fuori dal capitale della banca, Bastianini ha ricordato che "la Consob, con richiesta formulata il 22 aprile, ha chiesto alla banca di comunicare al mercato con cadenza mensile eventuali sviluppi relativi alla soluzione strutturale o alla shortfall patrimoniale. A fine maggio la banca ha reso noto di non avere aggiornamenti da segnalare in merito alla soluzione strutturale".
In merito all'uscita del Tesoro dal capitale del Monte entro l'anno, il banchiere ha spiegato che al momento sono "attive due data room: una alla quale ha accesso il fondo Apollo e una seconda data room dove vengono evase le richieste degli advisor del Mef". Nel 2017, ha aggiunto, quando il governo ha negoziato con l'Europa l'aumento di capitale precauzionale della banca "ha assunto una serie di impegni, tra i quali l'uscita dello Stato dal capitale entro il 2021. Rispetto a questa uscita io non ho evidentemente informazioni salvo il fatto che la banca sta collaborando in maniera molto attiva con gli advisor del Mef per fornire loro ogni supporto in questa evenienza e ricordo anche che c'è un decreto del presidente del Consiglio che individua la via della cessione della quota in Monte Paschi come impegno che ha ribadito il Ministero dell'Economia e il presidente del Consiglio all'epoca in carica", Giuseppe Conte.