Mps, rischio azzeramento per i bond subordinati. Dbrs taglia il rating
L’aumento di capitale di Mps che, come fatto intendere dal ministro dell’Economia Daniele Franco, potrebbe essere superiore a 2,5 miliardi di euro potrebbe portare in dote anche l’azzeramento dei bond subordinati del gruppo, nonostante il salvataggio di UniCredit.
Così l'agenzia Dbrs ha tagliato il rating sul debito subordinato di Rocca Salimbeni da “B (low)” a “CCC” a causa dell'aumento del rischio che le passività legate ai bond Tier 2 in circolazione, “in questa fase, non siano incluse nel perimetro di acquisizione" di UniCredit. E cioè che le obbligazioni subordinate possano essere oggetto di un “burden sharing”.
L'amministratore delegato di Mps Guido Bastianini
Il downgrade riflette infatti la possibilità che nell'operazione debba intervenire lo Stato, già al 64,2% nel libro soci, partecipando a un aumento di capitale, con conseguente rischio di ricorso alla normativa comunitaria del “burden sharing”, secondo la quale gli investitori di una banca in crisi devono sostenere i costi del rafforzamento prima che l’azionista pubblico possa intervenire.
Opzione esclusa venerdì da due fonti coinvolte nell'operazione a Reuters secondo cui il Tesoro sta lavorando per cedere Mps a UniCredit a condizioni che evitino agli obbligazionisti della banca senese di condividere eventuali perdite.