Mps verso l'aumento, Axa-Anima in pole: arriveranno tra il 5-10% del capitale

Se si esclude l'apporto del Mef per l'aumento servono 900 milioni dal mercato. I partner potrebbero mettere 200 mln a testa

Economia
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Mps verso l'aumento di capitale, il Ceo Lovaglio al lavoro sul rafforzamento patrimoniale 

Manca poco al tanto atteso aumento di capitale da 2, 5 miliardi: il Ceo di Mps Luigi Lovaglio continua a lavorare nella ricerca dei potenziali investitoti privati che dovranno fare la loro parte nel rafforzamento patrimoniale. La banca deve infatti reperire sul mercato circa 900 milioni, che si aggiungono agli 1,6 miliardi messi sul tavolo dal Tesoro, primo azionista con il 64% de capitale.

In un contesto geopolitico incerto, decisiva sarà la partecipazione dei due partner strategici, Axa (bancassurance) e Anima (risparmio gestito), che come anticipato da Affari in tempi non sospetti, sono gli unici che fino ad oggi hanno manifestato una disponibilità di massima a sottoscrivere una quota dell’aumento in cambio di una revisione degli accordi commerciali con la banca, con una proroga dei tempi delle partnership e un aggiornamento degli impegni e della garanzie.

A tal proposito, Bloomberg ha riportato di incontri avvenuti tra Lovaglio, il ceo di Anima, Alessandro Melzid’Eril, e quellodi Axa, Thomas Buber. L’intenzione sembra quella di trovare un accordo a breve, magari prima della pubblicazione del prospetto dell’aumento attesa per il 3 ottobre. Anima e Axa, cui potrebbe andare il 5-10% del capitale post-aumento, immettendo un totale di 400 milioni (200 a testa). Entrambe quindi potrebbero rivelarsi decisivi per far sì che l’aumento senese prenda davvero quota.

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