Mutui, la Bce taglia i tassi: gli italiani però hanno retto bene ai rialzi

I debiti bassi delle famiglie sostengono le cartolarizzazioni

di Redazione Economia
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Mutui, italiani tra i meno indebitati d'Europa. Lo "scudo" contro i rialzi della Bce

Le famiglie italiane hanno subito meno di quelle della media europea i rialzi dei tassi d'interesse decisi dalla Bce. Decisivi i debiti bassi che sostengono le cartolarizzazioni. Questo è quanto emerge da un'analisi sui mutui in Europa. Ora la Bce si appresta a tagliare i tassi di interesse, offrendo così un possibile sollievo alle tante famiglie alle prese con un mutuo ma il mercato italiano delle cartolarizzazioni - riporta Il Sole 24 Ore - con sottostante i finanziamenti per le abitazioni continua tuttavia a mostrare solidità e sembra aver superato quasi indenne il rapido e incisivo ciclo rialzista attuato dall’Eurotower (e dalle altre banche centrali) per frenare l’inflazione, nonché il prolungato periodo di crescita al rallentatore.

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A confermarlo - prosegue Il Sole - è uno studio targato S&P Global Ratings, che analizza lo scenario attuale e attribuisce le "performance stabili" registrate in Italia a una serie di ragioni, prima fra tutte il livello di indebitamento storicamente basso delle nostre famiglie. "È probabile che questo valore si mantenga contenuto, attorno al 40% del Pil nel 2024 e nel 2025 e circa la metà della media dell’Eurozona", ricorda Benedetta Avesani, credit analyst di S&P Global e curatrice del rapporto, sottolineando come la ricchezza finanziaria delle famiglie italiane sia circa il doppio del Pil e rappresenti "una fonte significativa di sostegno per il loro merito creditizio in caso di difficoltà". L’agenzia cita con favore anche la crescita dell’offerta di mutui green, che valgono ormai il 10% delle nuove erogazioni e consentono soprattutto di risparmiare circa 20-30 punti base di interesse.