Mutui, rate in calo. Tasso fisso o variabile, ecco che cosa conviene di più

I mutui a tasso fisso rimangono più vantaggiosi, con un Tasso Annuo Nominale (TAN) del 2,81% e rate mensili di 585 euro

di Redazione Economia
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Mutui a tasso fisso o variabile, ecco dove si risparmia di più

Secondo le analisi condotte da Facile.it, il taglio di 25 punti base dei tassi di riferimento da parte della Banca Centrale Europea (BCE) a giugno ha avuto un effetto positivo sui mutui a tasso variabile, con una riduzione media del finanziamento di 18 euro.

Gli esperti sostengono che questa mossa della BCE, oltre a inviare un segnale rassicurante al mercato e ai consumatori, potrebbe portare le rate dei mutui variabili da 733 euro nel 2022 a circa 670 euro entro un anno.

Nonostante ciò, i mutui a tasso fisso rimangono più vantaggiosi, con un Tasso Annuo Nominale (TAN) del 2,81% e rate mensili di 585 euro. Ancora più conveniente risulta essere il mutuo green a tasso fisso, che offre un TAN del 2,64% e una rata mensile di 574 euro. Questi vantaggi rendono anche possibile considerare una surroga del mutuo, che potrebbe ridurre ulteriormente la rata mensile di 137 euro.

Che cos’è e come funziona la surroga

La surroga permette di trasferire un mutuo esistente da una banca ad un'altra senza incorrere in spese di istruttoria o atti notarili. Introdotta in Italia nel 2007, la surroga non comporta costi notarili poiché l'importo del mutuo e i valori dell'ipoteca non vengono modificati, né si richiede un nuovo atto. Le spese sono generalmente coperte dalla banca ricevente. Inoltre, la banca originaria deve completare il trasferimento entro 30 giorni dall'inizio della pratica.

Prima di procedere con una surroga, è importante sapere che è possibile modificare solo il tasso e la durata del mutuo, influenzando l'ammontare degli interessi. Non è permesso ridurre l'importo del debito residuo, che può essere invece ridotto tramite una sostituzione, che richiede un nuovo contratto e un nuovo atto notarile.

La surroga è generalmente accettata se l'importo residuo è almeno il 60-70% del valore totale del mutuo. Inoltre, è fondamentale valutare non solo il TAN ma anche il Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG) prima di decidere.