Mutui, rate più leggere dopo il taglio della Bce. Gli italiani tirano un sospiro di sollievo, si può risparmiare fino a 70 mila euro

I mutuatari potranno vedere le proprie rate diminuire da 15 a 30 euro al mese. La Fabi stima un risparmio complessivo di oltre 70 mila euro (-19,3% sul 2023) per chi sottoscrive un mutuo a 25 anni da 200 mila euro

di redazione economia
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Mutui, si alleggeriscono le rate: "Possibili risparmi tra i 13 e i 30 euro al mese"

Con il recente taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea, i mutui diventano finalmente più leggeri. La decisione di ridurre il tasso di interesse di 25 punti base, ora fissato al 3,25%, si traduce inevitabilmente in risparmi più concreti per chi ha un mutuo sulle spalle. Secondo il Codacons, i mutuatari potranno vedere le proprie rate diminuire da 15 a 30 euro al mese.

Nel dettaglio i tassi sui mutui, già scesi a una media del 3,59% rispetto ai picchi sopra il 5% del 2023, potrebbero ulteriormente calare fino al 3,20%. Secondo quanto calcolato dalla Fabi, per un prestito immobiliare di 25 anni da 200.000 euro, questo significa un risparmio complessivo di oltre 70.000 euro (-19,3%). Anche i prestiti al consumo ne beneficiano, con tassi scesi a una media dell’8,58%: per un’auto da 25.000 euro finanziata in 10 anni, il risparmio potrebbe superare gli 11.000 euro (-23%).

Lando Sileoni, segretario generale della Fabi, ha definito il taglio della Bce una "decisione cruciale", capace di stimolare l'accesso al credito e incentivare investimenti. Tuttavia, non è tutto ora ciò che luccica: i risparmiatori stanno già risentendo del calo nella remunerazione dei depositi; con il tasso sui depositi vincolati sceso dallo 0,9% al 3,6%, il risparmio in banca perde attrattiva.

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Dal punto di vista del debito pubblico, il taglio dei tassi offre un'ancora di salvezza. Gli interessi sul debito, che erano schizzati da 0,10% a 3,76% negli ultimi anni, potrebbero ora ridursi notevolmente, portando a risparmi stimati di sette miliardi di euro nel 2025. Questo aiuterà lo Stato nella prossima pianificazione di bilancio. Tuttavia, per gli investitori in strumenti come bond e titoli a tasso variabile, la situazione è più complicata. Se da un lato il calo dei tassi fa aumentare i prezzi dei bond, dall’altro i rendimenti diminuiscono, rendendo meno vantaggioso investire in titoli come i Cct e i Btp Italia.

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