Mutui, tassi in calo da maggio. Ma ci attende una spiacevole sorpresa

I tassi variabili mantengono la loro stabilità, ma rimangono notevolmente più costosi rispetto ai tassi fissi

di Redazione Economia
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Mutui, tassi variabili in calo da maggio. Ma le rate restano alte

Finalmente buone notizie. Secondo un’analisi di Facile.it, i tassi sui mutui vedranno un primo calo da maggio 2024. “L’Euribor spesso tende ad anticipare le mosse della Bce e a variare in funzione delle aspettative future, pertanto sarà fondamentale vedere quali messaggi arriveranno dalla banca centrale”, spiegano gli esperti.

Come riporta Milano Finanza, la piattaforma di intermediazione ha preso in esame un mutuo medio variabile (126 mila euro in 25 anni, con quota finanziata del 70% del valore dell’immobile) sottoscritto a gennaio 2022, la cui rata è arrivata, a febbraio 2024, a circa 751 euro dai 456 euro iniziali.

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Continuando a scorrere i future (aggiornati al 28 febbraio 2024) emerge che l’Euribor a tre mesi dovrebbe scendere a circa il 3% entro la fine dell’anno e arrivare attorno al 2,65% entro giugno 2025; se così fosse, la rata scenderebbe di 67 euro entro dicembre 2024, arrivando ad un calo di 100 euro a giugno 2025. Si tratta di un calo modesto, dunque, compreso tra i 14 e i 22 euro circa per un mutuo variabile medio.

Sul fronte dell’offerta, Facile.it ha rilevato che nei primi due mesi dell’anno le condizioni proposte dalle banche sono state nel complesso favorevoli, in particolare per i tassi fissi, con indici in costante calo; le migliori offerte per un mutuo standard da 126 mila euro in 25 anni (quota finanziata del 70%), partono da un tasso (Tan) fisso pari al 2,87%, vale a dire una rata di 589 euro; a gennaio 2024 la miglior rata era pari a 604 euro.

I tassi variabili mantengono la loro stabilità, ma rimangono notevolmente più costosi rispetto ai tassi fissi, con i migliori tassi annuali nominali (TAN) che partono dal 4,66%, traducendosi in una rata mensile di circa 705 euro. La disparità tra tassi fissi e variabili ha spinto la quasi totalità dei richiedenti, oltre il 90%, a optare per la stabilità offerta dalla prima opzione.

Il persistente ribasso dei tassi fissi continua a rappresentare un'opportunità per coloro che considerano la surroga, che nel corso dei primi due mesi del 2024 ha costituito un quarto della domanda complessiva di mutui (25%), registrando un aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente quando si attestava al 17%.

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