Niko Romito chiude il suo "Spazio" a Milano e pensa al progetto Alt con Eni

Prosegue il progetto Alt di Romito con Eni per l'apertura di cento stazioni di servizio nei prossimo quattro anni in Italia e all'estero

di Redazione Economia
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Il ristorante "Spazio Niko Romito" in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano chiuderà il prossimo primo aprile

L'impero culinario di Niko Romito, esteso tra Europa, Cina e Medio Oriente con quattordici insegne tra ristoranti negozi e stazioni di servizio (oltre alla tristellata ammiraglia del Reale di Castel di Sangro) dal primo aprile conterà un pezzo in meno. È di queste ore infatti l'annuncio, rilanciaot anche da Gambero Rosso, tramite un laconico e stringato comunicato stampa, che il ristorante Spazio Niko Romito di Milano, situato in Galleria Vittorio Emanuele, chiuderà i battenti.

La notizia della chiusura non arriva all'improvviso, infatti, già nella guida Ristoranti d'Italia uscita nell'autunno del 2023, circolavano voci su un potenziale trasferimento, anche se ad oggi resta poco chiaro se e dove il ristorante riaprirà.

Noto per il suo modello bistro contemporaneo, la cucina leggera e l'ambiente luminoso, lo Spazio Niko Romito deve il suo successo anche alla posizione di vantaggio in cui si trova, lontano dalle strade trafficate di Milano, offrendo una vista sul Duomo e un'atmosfera tranquilla. Il merito di ciò non va solo al sistema Romito, che opera come una rete, ma anche a Gaia Giordano, braccio destro di Romito.

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Nel frattempo, Romito rimane attivo in altri progetti. Il progetto Alt con Eni continua a progredire, con in piano l'apertura di cento stazioni di servizio nei prossimi quattro anni in Italia e all'estero. Dopo le prime aperture a Roma, comprese le sedi in Eur, Ostia, Corso Francia e Circonvallazione Trionfale, Milano è la prossima destinazione, anche se è già presente il flagship store di Laboratorio Niko Romito.