La sanità a domicilio costa cara, Renzo Rosso abbandona il business

Bilancio in rosso per la Red Care Home Health Assistance

di Andrea Giacobino
Renzo Rosso
Economia

Renzo Rosso abbandona il business della sanità privata

Non è stata proficua per Renzo Rosso, patron del gruppo di moda Diesel, l’entrata nel business della sanità privata a domicilio, pur in compagnia di quattro qualificati operatori veneti del settore.

Qualche settimana fa, infatti, a Bassano del Grappa, davanti al notaio Giuseppe Fietta, s’è presentato Cristiano Agogliati quale procuratore per conto di Red Circle Investments, la cassaforte di Rosso titolare fra l’altro del 40% di Red Care Home Health Assistance (Rchha).

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Questa è una start up fondata all’inizio del 2022 da Rosso con i vicentini Sergio Contin e Lorenzo Bertacco per la Sgl Holding (titolare del restante 60%) assieme a Alessandro Girardi e Alessandro Pigatto.

Bertacco e gli altri tre imprenditori hanno lanciato con successo a Marostica il centro clinico Salus e Rchha ha come oggetto l’“assistenza sanitaria ai fini della prevenzione, diagnosi e cura di pazienti a domicilio”: il primo bilancio (2022) s’è chiuso con una perdita di 98mila euro su 85mila euro di ricavi.

Ma Rosso ha deciso di uscire dal capitale e così ha venduto l’intero suo pacchetto alla Lb Holding (di Bertacco) per la cifra di un solo euro rispetto agli 80 mila euro che Red Circle Investments aveva versato al momento della nascita della società.

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