Norges Bank, 2023 d'oro per il fondo sovrano: utili record a 213 miliardi

Nonostante l'inflazione e le turbolenze geopolitiche il fondo sovrano più grande del mondo ha incassato un 2023 "d'oro"

di Redazione Economia
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Norges Bank, il mercato azionario ha premiato il settore tecnologico ed energetico 

Il 2023 ha portato notevoli incrementi nei portafogli di Norges Bank Investment Management, il più grande fondo sovrano del mondo creato per gestire i proventi norvegesi derivanti dal petrolio e dal gas. Il fondo ha registrato un utile record di 213 miliardi di dollari (2.220 milioni di corone). Nicolai Tangen, CEO di Norges Bank, ha commentato che nonostante l'alta inflazione e le turbolenze geopolitiche, il mercato azionario ha mostrato una notevole resilienza nel 2023 rispetto al debole 2022. In particolare, le azioni nel settore tecnologico hanno registrato performance eccezionali, consentendo al fondo norvegese di compensare la perdita record del 2022 causata dalla guerra in Ucraina, dall'alta inflazione e dall'incremento dei tassi di interesse.

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Il portafoglio di Norges Bank comprende tutte le principali società, tra cui Microsoft (1,26% del portafoglio) e Apple (1,11%). La ripresa delle azioni tecnologiche ha portato il valore complessivo del fondo norvegese a 15.765 miliardi di corone. Questo risultato è stato influenzato anche dal deprezzamento della moneta norvegese rispetto ad altre valute, generando un aumento di 409 miliardi di corone. Complessivamente, gli afflussi di denaro hanno raggiunto i 711 miliardi di corone.

Il portafoglio del fondo è composto per il 70,9% da azioni (valore 1.100 miliardi), per il 27,1% da reddito fisso (420,6 miliardi), per il 1,9% da immobili non quotati (29,6 miliardi) e per lo 0,1% da infrastrutture per l'energia rinnovabile non quotate (1,7 miliardi). Le azioni hanno registrato il rendimento più alto, con il 21,3%, seguite dal reddito fisso e dalle infrastrutture di energia rinnovabile con il 6,1% e il 3,7%, rispettivamente. L'unico settore che ha segnato una nota negativa è stato quello degli investimenti in immobili non quotati (-12,4%), influenzato dall'aumento dei tassi e dalla domanda debole.

Il portafoglio italiano di Norges Bank è stato soggetto a cambiamenti nel 2023, con una diminuzione delle società partecipate da 144 a 133, ma un aumento del valore delle azioni a 11,17 miliardi (+15,8%). Il fondo ha incrementato la quota in Mps (2,64% rispetto allo 0,32% di due anni fa) e in Bper Banca (5,58% rispetto al 3,49% precedente). Inoltre, sono state aumentate le partecipazioni in Campari, Iveco e Saipem. La quota più significativa rimane quella in Enel (1,78%), mentre Unicredit ha superato Eni nel 2023. Nel complesso, il fondo ha effettuato nuove entrate come Stellantis, Lottomatica e Italian Design Brands, e si è alleggerito su Mediobanca e Tenaris. Norges Bank ha continuato a investire in titoli di Stato italiani, mantenendo una presenza di 5,94 miliardi di euro, in linea con l'anno precedente.