Notai, commercialisti, farmacisti e... I lavori più pagati in Italia. Lista

I dati attestano l'Italia come unico paese in cui gli stipendi si sono abbassati invece di crescere. Quale lavori scegliere per vivere meglio?

di Redazione Economia
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Lavoro-salario in Italia, un rapporto problematico

L’Italia è l’unico Paese in Europa in cui gli stipendi si sono abbassati rispetto al 1990, con tutte le conseguenze socio economiche che questo dato comporta. In questo quadro emergono due tendenze; intanto un brusco calo progressivo di iscrizioni ai licei superiori, in favore degli istituti tecnici. Di riflesso, meno iscritti all’università e un tasso maggiore di abbandono del ciclo universitario In funzione di questo, la scelta della facoltà da frequentare dopo gli studi superiori o del mestiere e l’attività da intraprendere è divenuta sempre più “ragionata” e inevitabilmente condizionata dalle prospettive di lavoro e di guadagno futuri, che, come dimostrano i dati, non vedono necessariamente i lavori svolti da persone laureate ai gradini più alti della classifica.

I lavori più pagati con la laurea

Al comando dei lavori più redditizi c’è l’attività notarile, che assicura uno stipendio annuo di circa 300mila euro, e quella di commercialista che ha un range molto ampio - dai 40 agli 80mila. Seguono gli avvocati (36-50mila euro l’anno mediamente ma ci sono alcune eccezioni, specie nel penale, che superano il centinaio di migliaia) e ingegneri e architetti, che guadagnano dai 40 agli 80mila euro l’anno.

Si passa poi ai farmacisti che hanno tra le oscillazioni maggiori a seconda che siano o meno dipendenti e vivano in una metropoli a meno: si parte dai circa 30mila euro lordi all’anno ma si arriva fino a 50mila euro, e anche a 120-130mila euro, nei centri come Roma, Firenze, Milano. Stesso posizionamento anche per i consulenti finanziari, che specie a partire dal post Covid, hanno preso man mano più piede tra le figure professionale richieste.

I lavori più pagati senza laurea e quelli che rendono più felici

Passando ai lavori più redditizi e che non prevedono necessariamente la laurea, spicca senz’altro il pilota di aerei, che guadagna mediamente sugli 80mila euro ma con l’esperienza e l’accesso a compagnie più prestigiose può arrivare a percepure fino a 220mila euro annui. A seguire troviamo i programmatori informatici: con uno stipendio medio di circa 31mila euro lordi che può salire fino 50mila e anche agli oltre 70mila euro annui.

Quanto ai lavori che rendono più felici, stando ai dati diffusi dall’ultimo studio dell’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro (ANPAL Servizi) troviamo, sorprendentemente, gli specialisti in discipline religiose e teologiche. A seguire invece parlamentari e onorevoli, gli operai addetti a macchinari fissi nel settore agronomo e gli insegnanti di scuola primaria, e ancora i docenti universitari e delle organizzazioni nazionali e internazionali.

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