140 anni di Edison: presenti a Roma anche i Ministri Urso e Pichetto Fratin

Monti (Edison): "Oggi vogliamo essere protagonisti della transizione energetica e contribuire con responsabilità al futuro del Paese"

di Redazione Corporate
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Edison celebra i suoi 140 anni a Roma: presenti anche i Ministri Urso e Pichetto Fratin

In occasione del 140° anniversario dall’avvio delle attività, Edison ha ospitato nella splendida cornice del Chiostro del Bramante a Roma un evento per celebrare una storia di primati e di eccellenza italiani con lo sguardo rivolto al futuro verso il 2030 e il 2040. L’appuntamento è stato occasione per un confronto con il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso sulle sfide della transizione energetica per il Paese.

In occasione della serata romana, Marco Fortis, Vice Presidente della Fondazione Edison, ha presentato il nuovo volume dedicato alla storia del Gruppo dalle sue origini ad oggi. Un’opera capace di raccontare come la lunga vita dell’azienda si è spesso intersecata con momenti decisivi della storia d’Italia. Edison infatti appartiene a un ristretto numero di grandi gruppi privati e pubblici in stettori strategici e con una storia centenaria, che il nostro Paese ha conservato e, anche per queste ragioni, costituisce una risorsa insostituibile.

Edison oggi è profondamente impegnata nel percorso dell’Italia nella transizione energetica con un piano che prevede investimenti per 10 miliardi di euro tra il 2023 e il 2030 sul territorio nazionale, di cui l’85% in linea con i Sustainable Development Goals (SDG’s) dell’ONU. L’ambizione del Gruppo è quella di avere il 90% della propria produzione di energia decarbonizzata entro il 2040 grazie all’impiego di rinnovabili e nuove tecnologie, come ad esempio la cattura della CO2 e il nuovo nucleare, se si creeranno le condizioni per il suo ritorno in Italia.

"140 anni fa abbiamo avviato il processo di elettrificazione del Paese e abbiamo inaugurato una nuova era. Oggi vogliamo essere protagonisti della transizione energetica e contribuire con responsabilità al futuro del Paese per garantire sempre la sicurezza, la stabilità e l’autonomia del sistema energetico nazionale a beneficio di tutti i nostri clienti", dichiara Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison. "Questo significa guardare sempre avanti e compiere oggi scelte coraggiose stimolando tutti gli attori a un confronto serio e ispirato alla neutralità tecnologica, che integra sicurezza e indipendenza del sistema con sostenibilità economica ed ambientale. Per questo, Edison continua a investire in innovazione per creare nuove filiere italiane ed europee nella transizione ecologica assicurando che il passaggio alla nuova era sia un’opportunità di progresso per tutti".

"Edison è per noi un interlocutore molto importante: una realtà industriale che ha colto la portata del cambiamento in atto e che ne è protagonista", dichiara Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. "Con compiti e punti di osservazione diversi, la transizione e la sicurezza energetica sono un obiettivo comune. Per questo, comune deve essere il percorso da intraprendere tra decisore pubblico e grandi player che giocano un ruolo decisivo nella 'multitransizione'".

"Edison è un’eccellenza italiana. A questo gruppo appartengono molti primati, come quello di essere il più antico operatore nel settore dell’energia in Europa: la sua storia si intreccia da 140 anni con quella del nostro Paese, chiamato oggi ad affrontare e vincere la sfida della transizione energetica", dichiara Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy. "Per garantire competitività alle nostre imprese, dobbiamo raggiungere l’indipendenza energetica attraverso l’uso di nuove tecnologie e l’impiego di rinnovabili, riaprendo la strada al nucleare di nuova generazione, così da arrivare alla decarbonizzazione nei tempi dettati dalla UE. Il nostro Paese è a una svolta fondamentale, che non può trovarci impreparati".

La strategia di Edison al 2030 fa leva su tre assi: generazione elettrica sostenibile, sicurezza e flessibilità dell’approvvigionamento gas con riduzione delle relative emissioni, fornitura di energia e servizi a valore aggiunto per clienti e territori per la riduzione ed elettrificazione dei consumi. Con questo piano il Gruppo ha l’obiettivo di raddoppiare l’EBITDA a oltre 2 miliardi di euro al 2030 rispetto a 1,1 miliardi di euro nel 2022. Questo obiettivo verrà raggiunto grazie a un significativo cambiamento del portafoglio industriale che porterà le attività a emissioni dirette nulle o quasi nulle a rappresentare il 70% dell’EBITDA rispetto alla media dell’ultimo triennio pari al 35%. Tale evoluzione sarà finanziata tramite flussi di cassa operativi e un livello di debito in linea con rating investment grade.

Il portafoglio di attività al 2030 vedrà la generazione elettrica rinnovabile rappresentare oltre il 45% della redditività del gruppo, la vendita di energia e i servizi ai clienti industriali, residenziali e alla pubblica amministrazione contribuiranno per circa un quarto, il gas e la produzione termoelettrica ne rappresenterà il 30%. Edison intende mantenere il proprio ruolo chiave per la sicurezza e l’autonomia energetica del Paese con un portafoglio gas flessibile e sempre più decarbonizzato, grazie a green gas come l’idrogeno e il biometano. L’obiettivo di Edison al 2030 è continuare a soddisfare il 20% della domanda italiana di gas con i green gas che rappresenteranno circa il 5% del portafoglio.

Una trasformazione che fa leva sull’eccellenza delle competenze professionali e umane già in azienda e sulla previsione di inserire da qui al 2030 una media di circa 300 persone all’anno, secondo la progressione temporale funzionale alla realizzazione del programma di investimenti. Le assunzioni saranno orientate per circa il 50% su giovani neodiplomati e neolaureati, prevalentemente con curriculum scolastici sulle discipline STEM, il 60% dei quali inseriti presso tutte le sedi e impianti territoriali che ospiteranno i nuovi investimenti. La componente femminile rappresenterà almeno il 40% dei nuovi inserimenti ad elevata scolarità.