Amplifon: nel 2023 ricavi record a 2,26 miliardi ed EBITDA a 542 milioni
Vita (Amplifon): "Il 2023 è stato un anno di ulteriore crescita, nel quale abbiamo raggiunto livelli record in valore assoluto sia in termini di ricavi"
Amplifon annuncia i risultati consolidati 2023: ricavi record a 2,26 miliardi di euro ed EBITDA a 542 milioni
Il Consiglio di Amministrazione di Amplifon, leader mondiale nelle soluzioni e nei servizi per l’udito, riunitosi oggi sotto la presidenza di Susan Carol Holland, ha approvato il Progetto di Bilancio di Esercizio e il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023.
Enrico Vita, CEO di Amplifon, ha dichiarato: "Il 2023 è stato per il nostro Gruppo un anno di ulteriore crescita, nel quale abbiamo raggiunto livelli record in valore assoluto sia in termini di ricavi, con un incremento di oltre il 10% a cambi costanti, sia di EBITDA, nonostante un mercato europeo più debole rispetto alle attese. Sono orgoglioso di come la nostra organizzazione ha affrontato e risposto ad un contesto di mercato e macroeconomico particolarmente sfidante".
"È stato un anno importante per i significativi investimenti nel consolidamento ed espansione della rete anche grazie alle numerose acquisizioni nei mercati chiave del Nord America, dell’Europa e della Cina. Alla luce di questi investimenti, delle azioni di miglioramento della produttività avviate nella seconda parte del 2023 e dell’attesa normalizzazione del mercato europeo, prevediamo una crescita significativa anche nel 2024, sia dal punto di vista dei ricavi che della profittabilità", ha aggiunto Vita.
Nel 2023 i ricavi consolidati sono stati pari a 2.260,1 milioni di euro, in crescita del 10,2% a cambi costanti e del 6,7% a cambi correnti rispetto al 2022, raggiungendo un livello record. La performance è stata trainata da un’eccellente crescita organica, pari all’8,0%, superiore al mercato di riferimento, e dalle acquisizioni per il 2,2%, principalmente in Francia, Germania, Cina e Nord America. La crescita organica, nonostante il persistere di un mercato europeo più debole rispetto alle aspettative, è stata sostenuta dall’incremento di quote di mercato e dal positivo sviluppo delle azioni di pricing. L’impatto del cambio è stato negativo per il 3,5% per il deprezzamento del dollaro australiano, del dollaro neozelandese e, soprattutto, del peso argentino (svalutato a fine anno) nei confronti dell’euro nel corso del periodo.
La performance è stata principalmente influenzata, rispetto a quanto precedentemente comunicato, dal deterioramento dei tassi di cambio a fine anno rispetto alle stime utilizzate in sede previsionale (con impatto negativo nell’ordine dei 15-20 milioni di euro). L’EBITDA su base ricorrente è stato pari a 541,6 milioni di euro, in crescita del 3,1% rispetto al 2022. Il margine sui ricavi su base ricorrente è stato pari al 24,0%, in riduzione di 80 punti base rispetto al livello record del 2022, per effetto dei forti investimenti principalmente nel personale specializzato di negozio (audioprotesisti) per sostenere il percorso di crescita futura e della minore leva operativa dell’area EMEA a causa di un mercato più debole rispetto alle attese.
L’EBITDA as reported si attesta a 526,8 milioni di euro, dopo costi non ricorrenti pari al 14,7 milioni di euro principalmente riconducibili all’applicazione del principio contabile IFRS 2 a seguito del piano di assegnazione di azioni comunicato il 5 gennaio 2023. L’EBIT si attesta a 274,0 milioni di euro su base ricorrente, rispetto a 285,3 milioni di euro registrati nel 2022, con un’incidenza sui ricavi pari al 12,1%. Tale andamento è attribuibile ai maggiori ammortamenti relativi ai forti investimenti per l’espansione del network, l’innovazione e la trasformazione digitale. L’EBIT as reported è stato pari a 259,2 milioni di euro.
L’utile netto su base ricorrente è pari a 165,8 milioni di euro, in riduzione del 9,5% rispetto a 183,3 milioni di euro registrati nel 2022 a seguito dei maggiori ammortamenti e dell’incremento degli oneri finanziari. Quest’ultimo, pari a 14,5 milioni di euro, è principalmente attribuibile all’aumento dei tassi di interesse (nonostante la maggior parte del debito a medio lungo termine sia a tasso fisso), all’aumento degli oneri derivanti dall’applicazione del principio IFRS 16 relativamente alle spese di affitto del network e all’effetto negativo dell’Inflation Accounting sulla consociata argentina. Il risultato netto as reported, che riflette gli oneri non ricorrenti di cui sopra per 10,7 milioni di euro, è di 155,1 milioni di euro, con un tax rate che si attesta al 26,1%, in riduzione di 60 punti base rispetto al 2022.
L’utile netto per azione rettificato (EPS adjusted) si attesta a 91,3 centesimi di euro in diminuzione del 6,6% rispetto ai 97,7 centesimi di euro riportati nel 2022. Nel corso dell’anno il Gruppo ha acquisito oltre 340 punti vendita nei principali mercati chiave: Francia, Germania, Nord America e Cina per un investimento di oltre 108 milioni di euro. Nel 2023 è stata più che raddoppiata la dimensione della rete in Cina, dove oggi sono stati superati i 400 negozi. Complessivamente il network globale di Amplifon oggi conta circa 9.700 punti vendita.
Nel quarto trimestre del 2023 i ricavi consolidati sono stati pari a 615,0 milioni di euro, in crescita dell’11,2% a cambi costanti e del 6,1% a cambi correnti rispetto al quarto trimestre del 2022. Tale performance è stata determinata per l‘8,9% da una crescita organica, superiore al mercato di riferimento, e per il 2,3% dal contributo delle acquisizioni. La crescita organica è stata sostenuta da incrementi delle quote di mercato in tutti i paesi chiave e dal positivo sviluppo delle azioni di pricing a livello globale, nonostante un andamento del mercato europeo più debole rispetto alle aspettative e un giorno lavorativo in meno rispetto al periodo di confronto. L’impatto del cambio è stato particolarmente negativo, pari al 5,1%, per il deprezzamento del dollaro australiano, del dollaro neozelandese e, soprattutto, del peso argentino nei confronti dell’euro.
La valuta argentina, infatti, è stata significativamente svalutata nel mese di dicembre. A tale riguardo si segnala che l’applicazione dell’Inflation Accounting ha impattato per circa 2 punti percentuali in negativo sul cambio e, nel contempo, in positivo sulla performance organica del trimestre.
Nel quarto trimestre l’area EMEA ha riportato ricavi in solida crescita nonostante un contesto di mercato ancora lievemente negativo e un giorno lavorativo in meno rispetto al quarto trimestre del 2022; l’area AMERICA ha registrato una crescita a doppia cifra a cambi costanti nonostante la sempre più sfidante base di confronto; l’APAC ha riportato un’ottima performance, supportata da una forte crescita organica in tutti i mercati dell’area e dalle recenti acquisizioni in Cina.
L’EBITDA su base ricorrente è stato pari a 155,8 milioni di euro, in linea con il quarto trimestre record del 2022 nonostante il forte impatto negativo dei tassi di cambio. Il margine sui ricavi, pari al 25,3%, si riduce di 160 punti base rispetto allo stesso periodo del 2022 per effetto dei forti investimenti principalmente nel personale specializzato di negozio (audioprotesisti) e della minore leva operativa dell’area EMEA a causa di un mercato più debole rispetto alle attese.
L’EBITDA as reported si attesta a 154,3 milioni di euro, dopo costi non ricorrenti pari a 1,5 milioni di euro principalmente riconducibili all’applicazione del principio contabile IFRS 2 a seguito del piano di assegnazione di azioni precedentemente comunicato. L’EBIT su base ricorrente si attesta a 81,1 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 94,0 milioni di euro registrati nel quarto trimestre del 2022, con un’incidenza sui ricavi pari al 13,2%. Tale andamento è imputabile ai maggiori ammortamenti relativi all’espansione del network e ai forti investimenti nell’innovazione e nella trasformazione digitale.
L’EBIT as reported è stato pari a 79,5 milioni di euro. L’utile netto su base ricorrente è pari a 53,0 milioni di euro rispetto ai 63,7 milioni di euro riportati nello stesso periodo del 2022. Tale risultato è conseguente ai maggiori ammortamenti e ad un incremento di 3,2 milioni di euro degli oneri finanziari attribuibile ai fattori precedentemente commentati. Il risultato netto as reported, che riflette gli oneri non ricorrenti di cui sopra per 1,3 milioni di euro, è di 51,7 milioni di euro, con un tax rate che si attesta al 23,0%, in riduzione rispetto al 24,7% dello stesso periodo del 2022. L’utile netto per azione rettificato (EPS adjusted) si attesta a 28,1 centesimi di euro rispetto ai 32,7 centesimi di euro riportati nel quarto trimestre del 2022.
Nell’esercizio 2023 l’area EMEA ha riportato ricavi in aumento grazie ad una crescita organica superiore al mercato di riferimento e al contributo delle acquisizioni bolt-on in Francia e Germania, nonostante la domanda del mercato si sia rivelata più debole delle aspettative. Nel quarto trimestre la performance dei ricavi è stata trainata da crescita organica per il 4,1% e da acquisizioni per l’1,0%. La performance organica, pur risentendo di una domanda di mercato ancora lievemente in flessione e inferiore alle attese (data la base comparativa più favorevole del quarto trimestre del 2022) e di un giorno lavorativo in meno, è risultata ben superiore al mercato di riferimento beneficiando dell’incremento delle quote di mercato nei paesi chiave e del positivo sviluppo delle azioni di pricing.
In particolare, il Gruppo ha riportato una performance dei ricavi positiva in Francia in un mercato ancora in leggera contrazione e una solida crescita in tutti gli altri principali paesi dell’area. La redditività dell’area si riconferma anche nel 2023 ai livelli più alti per il Gruppo con il margine EBITDA al 28,2%, anche se in contrazione rispetto al 2022. Nel quarto trimestre del 2023 il margine EBITDA si attesta al 28,4% a seguito di significativi investimenti principalmente nel personale specializzato di negozio e della minore leva operativa in funzione della domanda di mercato più debole delle attese.
Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli Azionisti, convocata in data 24 aprile 2024, di destinare l’utile d’esercizio nel modo seguente: distribuire una quota dell’utile d’esercizio a titolo di dividendo agli azionisti, in ragione di euro 0,29 (29 centesimi di euro) per azione, per un ammontare di euro 65.466.477 calcolato sulla base del capitale sociale iscritto alla data odierna, con stacco della cedola n°16 al 20 maggio 2024 e pagamento a partire dal 22 maggio 2024; attribuire il restante utile d’esercizio, pari a euro 25.160.399, ad utili portati a nuovo. L’ammontare del dividendo complessivo e la conseguente allocazione ad utili portati a nuovo per la parte non distribuita varieranno in funzione del numero di azioni con godimento regolare nel giorno di messa in pagamento del dividendo, al netto delle azioni proprie detenute dalla Società.