ANBI: il commento di Massimo Gargano sul report Ispra-SNPA

Gargano (ANBI): “Ribadiamo la richiesta di urgente approvazione della legge contro l’indiscriminato consumo di suolo”

di Redazione Corporate
Corporate - Il giornale delle imprese

ANBI, il Direttore Generale Massimo Gargano sul rapporto ISPRA-SNPA: 7-9 miliardi persi ogni anno per il consumo di suolo

Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI, lancia un appello urgente contro la cementificazione e l'abbandono dei territori, fenomeni che definisce come un freno allo sviluppo del Paese e una minaccia crescente per le comunità. “Ribadiamo la richiesta di approvare urgentemente una legge contro l'eccessivo consumo di suolo”, afferma Gargano, puntando il dito su una problematica che combina rischi ambientali ed economici.

Nel suo intervento, Gargano sottolinea i dati del rapporto ISPRA-SNPA, che quantificano i danni causa dal consumo di suolo in una perdita di servizi ecosistemici pari a 7-9 miliardi di euro l'anno. “Il problema non è solo ambientale – spiega – ma rappresenta anche un forte limite allo sviluppo in un Paese dove il territorio è il nostro maggiore asset di attrattività”.

La situazione è resa ancora più critica dai numeri relativi alla cementificazione in aree ad alto rischio: oltre 1100 ettari in zona a pericolosità idraulica media, quasi 530 ettari in aree a rischio frane e 38 ettari in zona a pericolosità molto elevata. “Come si può parlare di obbligatorietà di polizze contro il rischio idrogeologico – domanda Gargano – in un Paese che continua a consumare 20 ettari di suolo al giorno?”.

Di fronte all'estremizzazione degli eventi atmosferici, ANBI torna quindi a chiedere con forza un intervento legislativo immediato. “La legge contro l'indiscriminato consumo di suolo, ferma da anni nei meandri parlamentari, sarebbe una prima seria risposta ad un'emergenza che non possiamo più ignorare”, conclude Gargano, rilanciando la necessità di azioni concrete per tutelare il territorio italiano.

Tags:
anbi 2024anbi massimo garganoanbi report ispra-snpaanbi rischio idrologicoanbi territorio italiano