ANBI, presentate le "Dieci opere per un Paese idricamente più sicuro"

Vincenzi (ANBI): "Dobbiamo mettere in campo nuove opere per dare una prospettiva di sviluppo e innovazione al Paese"

di Francesca Biasone
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ANBI, dieci progetti concreti per rendere più sicura l'Italia dal punto di vista idrico

Si è tenuta a Roma, presso lo Sheraton Parco De' Medici, l'Assemblea annuale di ANBI (Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue), incentrata sulle "Azioni strategiche per la vita, l’economia e l’ambiente. Le proposte concrete dei Consorzi di bonifica". Una due giorni per fare il punto circa la critica situazione in cui imperversa l'Italia  dal punto di vista idrico e geologico, proponendo soluzioni pratiche che rivoluzionino lo stato attuale del Paese per salvaguardarne l'ambiente, le comunità e il sistema agricolo.

Ad anticipare l'Assemblea, un incontro che ha visto protagonisti i Consorzi di bonifica e le loro "Dieci opere per un Paese idricamente più sicuro": progetti che, da nord a sud, fungono da esempio di come si possano sposare gli interessi di cittadini, imprese e consumatori garantendo la sicurezza idrica e soprattutto agendo in prevenzione. Tali iniziative rappresentano la risposta concreta dei Consorzi per l'adattamento e la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. Le alluvioni e la siccità che attanagliano la penisola sono, infatti, due facce della stessa medaglia, quella della crisi della gestione idrogeologica del territorio. Ciò che emerge è la necessità di guardare al futuro con una visione che eviti gli errori del passato: i mancati investimenti e una studiata quanto strategica prevenzione.

L'incontro ha visto l'intervento, tra gli altri, di Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, Ornella Segnalini, Assessore Lavori Pubblici Comune Roma, l'Europarlamentare Nicola Procaccini e Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI.

Per il territorio veneto sono state presentate due soluzioni: l'ottimizzazione della gestione delle acque irrigue nella riviera del Brenta e l'adeguamento dello sbarramento antisale alla foce dell'Adige con creazione di un bacino in alveo per il contenimento dell'acqua dolce a monte. Per la Regione Piemonte sono stati illustrati una serie di interventi di manutenzione straordinaria della galleria Motto d'Oneggio, del Ponte Canale e della galleria Loreto del sistema canale Regina Elena, mentre in Emilia Romagna la proposta consiste sia in lavori di riconversione e adeguamento migliorativo della rete di distribuzione irrigua tubata dell'impianto Selice tarabina, sia nella riqualificazione e telecontrollo delle opere di derivazione del Canale Emiliano-Romagnolo lungo l'asta principale. A rappresentare il centro Italia, la Toscana, mediante la proposta di un nuovo impianto di derivazione del fiume Ombrone e il Lazio, con un Sistema Integrato Ufente-Selcella-Linea Pio VI a supporto dell'irrigazione collettiva dell'Agro Pontino. Per la Sardegna, inoltre, è stata presentata la messa in sicurezza della bassa valle del Coghinas. Nella Regione Campania, infine, è stata presentata la rifunzionalizzazione del collettore Lignara, mentre per la Regione Puglia l'ammodernamento del comprensorio irriguo Sinistra Ofanto.

L'europarlamentare Nicola Procaccini, intervenuto in video conferenza, ha voluto ribadire l'importanza di ANBI per la tutela ambientale e far presente i problemi di comprensione del problema ambientale da parte dell'Europa: "Il ruolo di ANBI è chiaro e ben definito nel nome di chi rappresentano, i Consorzi di Gestione e Tutela del territorio e delle acque Irrigue. Gestione e tutela, ovvero presenza e costanza nel bilanciare le necessità della natura e dell'uomo"; ma ciò che ancora non si comprende, sostiene l'Europarlamentare, è che per preservare la natura in ogni sua forma occorre preservare anche la capacità dell'uomo di produrre, coltivare e migliorare l'ambiente che lo circonda. "è ciò che ANBI fa attraverso i propri Consorzi e lo testimoniano le opere presentate oggi. Purtroppo però in Europa questo messaggio fatica ad arrivare" ha concluso Procaccini, "in nome di un estremismo ambientalista che non tiene conto delle effettive dinamiche di gestione del territorio".

L'intervista di affaritaliani.it a Francesco Vincenzi, Presidente ANBI

 

Come chiosato dal Presidente di ANBI Francesco Vincenzi nel corso dei lavori, i cambiamenti climatici mettono in difficoltà non solo la tenuta sociale ma anche quella economica del Paese e questo perché ogni volta che si presentano eventi catastrofici a livello naturale l'Italia risulta ovviamente poco attrattiva per gli investimenti. "Le idee si possono attuare, e lo testimoniano le dieci opere presentate oggi" ha affermato Vincenzi. "Quello che vogliamo è parlare con l'Europa, troppo spesso lontana dalle esigenze dei cittadini, per farle capire che deve essere più vicina ai territori. Vogliamo parlarne anche col Paese stesso, vogliamo iniziare a occuparci della sua prevenzione e non essere sempre costretti ad affrontare emergenze e catastrofi", ultima fra tutte quella verificatasi in Emilia Romagna. Ma soprattutto, ha concluso Vincenzi, dobbiamo mettere in campo nuove opere per dare una prospettiva di sviluppo e innovazione al Paese, sue caratteristiche innate da sempre. Sarà un percorso lungo ma garantirà alle nuove generazioni la possibilità di rimanere in Italia in futuro.

Vincenzi ai microfoni di affaritaliani.it: "Con queste 10 opere dimostriamo come nel nostro Paese, da nord a sud, si possa agire in prevenzione rispetto all'utilizzo della risorsa acqua. Vogliamo inoltre ribadire con forza che occorre un Piano Idrico Nazionale che comprenda tutte le opere necessarie per dare l'opportunità all'Italia di diventare un Paese moderno di fronte alle sfide della sostenibilità ambientale e dei cambiamenti climatici".