ASPI, l'8 marzo "panchine rosse" nelle aree di servizio

Oliveri (ASPI): "Vogliamo confermare il nostro impegno nel contrasto a diseguaglianze e violenze con un programma di iniziative di sensibilizzazione"

di Redazione Corporate
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ASPI, "panchine rosse" nelle aree di servizio come simbolo alla lotta contro la violenza di genere

Autostrade per l’Italia, in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, ha provveduto a installare delle panchine rosse realizzate in collaborazione con gli Stati Generali delle Donne HUB, in ogni area di servizio lungo la rete. L'iniziativa ha l'obiettivo di ricordare e testimoniare le storie di donne vittime di violenza, simbolo della battaglia contro maltrattamenti e femminicidi in Italia e nel mondo. Le prime installazioni sono state realizzate a Roma (piazza Balsamo Crivelli e nelle stazioni di Stura Est A26 – DT1; Prenestina Ovest A1 – DT5; Conero Est A14 – DT7).

Ogni panchina racconta una storia diversa di violenza e di riscatto: 10 podcast, realizzati in partnership con la piattaforma di travel podcasting Loquis e interpretati dall’attrice romana Francesca Della Ragione,che saranno scaricabili inquadrando il Qrcode posizionato accanto alla targa che ne richiama il progetto. Il format dal titolo "Donne interrotte. Storie di memoria e di ripartenza" descrive le aspirazioni spezzate e i nuovi inizi di donne coraggiose, ispirandosi a fatti di cronaca realmente accaduti a ragazze di ogni età. In contemporanea partirà anche una campagna di sensibilizzazione degli studenti delle scuole medie, iniziando da Roma e che proseguirà anche nelle altre città toccate dalla rete ASPI.

"Con l’iniziativa di oggi vogliamo esprimere il nostro pieno sostegno alla battaglia contro la violenza sulle donne e confermare il nostro impegno nel contrasto a qualunque forma di diseguaglianza e violenza con un programma di iniziative di supporto e sensibilizzazione rivolte non solo ai dipendenti, ma all’intera comunità. Riteniamo che la valorizzazione della donna in ambito lavorativo e le pari opportunità a livello di crescita professionale siano uno strumento fondamentale per il definitivo superamento della violenza di genere", ha affermato la Presidente di ASPI Elisabetta Oliveri.

L’iniziativa, che pone l’attenzione sul tema del contrasto agli abusi, è parte delle azioni messe in campo da Autostrade per l'Italia per attuare politiche, strategie e pratiche volte a garantire pari opportunità, con percorsi di crescita professionale che incrementino la percentuale di donne presenti nei diversi ruoli dell'organizzazione. Sempre in questo contesto, l’azienda ha istituito uno Sportello di Ascolto a disposizione dei dipendenti per un supporto psicologico; inoltre, è stato pubblicato il decalogo antimolestie, finalizzato alla conoscenza delle diverse tipologie di violenze e dei canali di segnalazione da attivare. ASPI, inoltre, ha finanziato progetti a sostegno delle donne in stato di fragilità o vittime di violenza, erogando borse di studio a favore di ragazze afgane rifugiate in Italia e richiedenti asilo.

"In quest’ottica il Gruppo si impegna a creare un ambiente di lavoro all'interno della propria organizzazione aperto al dialogo, volto a valorizzare le diversità e i talenti per promuovere l'eccellenza, la crescita personale e professionale di tutti i dipendenti assicurando condizioni di lavoro eque ed inclusive; questa è la nuova ASPI, abilitatore e promotore di sviluppo lungo la filiera e nelle comunità che attraversa. Abbiamo rivisto in modo puntuale tutte le nostre procedure e i nostri processi che accompagnano l’employer journey secondo logiche di DEI, oggi, tra i primi di settore, ad aver ottenuto le certificazioni ISO. (30415) e UNI (parità di genere)", ha dichiarato Gian Luca Orefice, Direttore Human Capital Organization and HSE del Gruppo ASPI

"L’espressione chiara dei nostri valori e della cultura gestionale della nuova ASPI è alla base di azioni massive di formazione, delle iniziative volte a sostenere e favorire sin dalle scuole le nuove generazioni a indirizzi stem, misurarci costantemente e porci obiettivi sempre più sfidanti, costruire un best place to work, contaminato, integrato in cui le diversità di genere e intergenerazionali siano promosse per garantire l’eccellenza. La nuova ASPI è anche ‘infrastruttura sociale’ innovativa e sostenibile, impegnata a costruire i saperi e le competenze per sostenere la crescita e lo sviluppo del Paese", ha concluso Orefice

Oggi, nel Gruppo ASPI, 130 donne sono a capo di unità organizzative: numeri che rendono il Gruppo una tra le realtà più attive nell’eliminazione del divario retributivo di genere. Autostrade per l’Italia è, infatti, da anni impegnata nell'adozione e attuazione di strategie e pratiche volte a garantire pari opportunità, con percorsi di crescita professionale che rafforzino la presenza delle donne nei diversi ruoli dell'organizzazione, in un settore dove la popolazione aziendale è soprattutto maschile.

Altro traguardo importante è la prestigiosa certificazione per la parità di genere (UNI/Pdr 125:2022), introdotta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Autostrade per l’Italia, infatti, è una delle prime aziende del settore ad aver ottenuto questo riconoscimento. "Un risultato concreto, che ci rende consapevoli del valore del percorso intrapreso e di quanto già abbiamo fatto. Proseguiremo su questa strada con ancor maggior determinazione, con la convinzione che ci porterà i talenti e le competenze di cui abbiamo bisogno", ha sottolineato Oliveri.

Infine, da ricordare anche l’impegno di ASPI nella formazione e occupazione con l’adesione del Gruppo a network interaziendali. Organo propulsore di tutte queste iniziative è il Manifesto "Next to People: Diversity & Inclusion", dove sono delineati principi quali la promozione della “diversità” sul posto di lavoro; la garanzia del più corretto equilibrio tra sfera professionale e privata e la valorizzazione delle iniziative di welfare. A corredo di tali impegni, è importante ricordare anche il Comitato per la tutela e l’inclusione delle diversità, composto da personale ASPI insieme a rappresentanti femminili delle Organizzazioni sindacali.