ASPI al G7, l'AD Roberto Tomasi: "Autostrada ossatura portante del Paese"

Tomasi (ASPI): "Gruppo impegnato nel potenziamento e ammodernamento della rete. Senza una visione a lungo termine le cose non accadono"

di Redazione Corporate
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ASPI prende parte al G7 dei trasporti a Milano: le dichiarazioni dell'AD Roberto Tomasi

In occasione del G7 dei Trasporti a Milanol’Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi, ha dichiarato: “Questo é un anno importante per le autostrade, non solo perché festeggiamo i cent’anni della Milano-Laghi e i sessanta anni dell’autostrada del Sole, nata nel 64. Quest’anno abbiamo registrato il record assoluto nella storia del paese per quanto riguarda l’aumento dei flussi di traffico: + 4% rispetto all’anno precedente. Questo dato ci ricorda che il nostro sistema-Paese non può prescindere dalla mobilità su gomma: dobbiamo quindi continuare a lavorare con convinzione per rendere la mobilità sempre più sostenibile. La rete autostradale italiana è la più complessa d’Europa: quarta per estensione chilometrica dopo Spagna, Germania e Francia, l’infrastruttura nazionale è al primo posto per complessità (data l’orografia del Paese) ed età. Per affrontare la grande sfida della sostenibilità, le autostrade devono affrontare innanzitutto la doppia sfida del potenziamento e dell’ammodernamento, con l’obiettivo di prolungare la vita utile delle infrastrutture in un sistema complesso come quello italiano".

"Ossatura portante del sistema produttivo nazionale, quello autostradale appare centrale per la crescita dei territori e può contribuire in maniera decisiva agli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Ue per il settore dei trasporti. La partita della decarbonizzazione della mobilità su gomma non può inoltre prescindere dalla digitalizzazione e dall’impegno sul fronte energetico. Altrettanto indispensabile il gioco di squadra e lo sforzo congiunto tra operatori del settore, sviluppando una filiera dei diversi vettori energetici. In questo contesto protagonisti della transizione sono i biofuels, l’elettrico e il digitale, fondamentali per il contenimento delle emissioni. Non esiste un’unica via per la sostenibilità: solo il combinato disposto di tutte le soluzioni a disposizione, può consentire il raggiungimento degli obiettivi che ci pone l’Europa. Nel mondo delle infrastrutture c’è bisogno di competenze, regole, risorse e programmazione. Se non programmiamo oggi la strategia di domani, con una visione a lungo termine a quindici o venti anni, le cose non accadranno”, ha concluso Tomasi.

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