ASPI: presentati i risultati della seconda fase del programma sperimentale 'Falco'

Tomasi (ASPI): "Il Gruppo lavora ogni giorno con determinazione affinché sulla rete si faccia quel salto tecnologico indispensabile"

di Redazione Corporate
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ASPI annuncia i risultati della seconda fase del progetto sperimentale 'Falco', l'obiettivo è rivoluzionare il monitoraggio del traffico

Autostrade per l’Italia ha inaugurato un nuovo capitolo nella gestione del traffico autostradale con l'introduzione di droni pilotati da remoto, nell'ambito della seconda fase del programma sperimentale Falco. Questo progetto, sviluppato in collaborazione con ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) e Movyon, mira a rivoluzionare il monitoraggio del traffico, ponendo ASPI all’avanguardia mondiale per innovazione tecnologica.

Il programma Falco, avviato sull'A26 tra il bivio A10 e Ovada e sull'A10 tra Cogoleto e Varazze, utilizza droni per monitorare il traffico in tempo reale, supportando le squadre di viabilità di ASPI. Grazie a questa tecnologia, è possibile sorvegliare tratti autostradali privi di telecamere, migliorando la gestione del traffico e garantendo maggiore sicurezza agli automobilisti. I droni, gestiti direttamente dal centro di controllo del traffico di Genova, offrono una vista dall’alto che permette di monitorare segnaletica stradale, cantieri, stato della pavimentazione e del verde.

ENAC, una delle autorità più avanzate in Europa nel settore degli aeromobili senza equipaggio a bordo, ha autorizzato l'uso dei droni in modalità BVLOS (Beyond Visual Line Of Sight) su cinque siti della rete autostradale ligure. Questo monitoraggio aereo innovativo è particolarmente efficace per intercettare situazioni critiche e aggiornare tempestivamente i viaggiatori sulle condizioni della viabilità.

Nelle aree interessate, ASPI ha installato "nidi" per i droni, strutture che permettono il decollo, l'atterraggio e la ricarica dei droni, garantendo così operazioni continue. Le missioni di volo, attivate dal centro di controllo, possono essere pianificate o avviate on demand in caso di specifici eventi come code, incendi o materiali dispersi. Questa tecnologia consente di attivare rapidamente forze dell'ordine e squadre di soccorso, migliorando l’efficienza degli interventi.

I primi dati raccolti dalla seconda fase del programma Falco saranno analizzati per sviluppare ulteriormente l’intelligenza artificiale dedicata all'event detection, ovvero il riconoscimento automatico di eventi critici come veicoli fermi o incidenti. In futuro, il monitoraggio con droni potrebbe diventare parte integrante delle attività di pattugliamento della rete autostradale, rendendo i tempi di intervento più rapidi e migliorando la qualità del servizio offerto agli automobilisti. Il progetto Falco è parte del più ampio Programma Mercury, che mira a ottenere infrastrutture autostradali sempre più sicure, digitalizzate e a basso impatto ambientale.

"Con il Progetto Falco stiamo testando l’uso dei droni per il monitoraggio del traffico in tempo reale così da poterne gestire sempre meglio i flussi, incrementando la sicurezza per gli utenti. Questo sistema peraltro potrà essere utilizzato per le ispezioni sui ponti e viadotti, ponendoci all’avanguardia a livello mondiale per innovazione tecnologica. L'obiettivo ultimo è arrivare a una rete digitalizzata e automatizzata che fornisca un numero sempre maggiore di informazioni puntuali e immediate a coloro che la percorrono e a chi la gestisce. Le autostrade sono e resteranno per molti anni la spina dorsale del Paese e della sua economia. Con questa consapevolezza, e tenendo a mente che l'innovazione è premessa di qualunque sviluppo, il Gruppo lavora ogni giorno con determinazione affinché sulla rete si faccia quel salto tecnologico indispensabile per accompagnare la transizione verso la mobilità del futuro, nel segno della sicurezza e della sostenibilità”, ha dichiarato  Roberto Tomasi, Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia.