Banca Generali, grande successo per la Milano ArtWeek 2022

Seghizzi (Banca Generali): "Vogliamo continuare il nostro impegno per offrire il nostro contributo all’intero panorama dell’arte contemporanea italiana"

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Banca Generali, registrate tremila presenze al Museo del Novecento per l’apertura straordinaria di Milano ArtWeek

Una coda lunga e ordinata che parte dal sagrato del Duomo per arrivare fino al Palazzo dell’Arengario, in corrispondenza dell’ingresso del Museo del Novecento: è questa la foto simbolo dell’edizione 2022 di Milano ArtWeek. Una edizione di grande successo, come confermano i numeri. Sono ben tremila i biglietti staccati dal Museo del Novecento nella sola giornata di sabato 2 aprile quando l’ingresso gratuito offerto da Banca Generali ha richiamato appassionati e non solo nelle sale del principale museo milanese di arte contemporanea. Tra le iniziative della settimana, ampio riscontro di pubblico ha registrato anche BG Art Gallery. Il nuovo spazio espositivo di Banca Generali dedicato all’arte contemporanea ha infatti accolto oltre 300 visitatori che hanno così potuto ammirare una selezione di opere dalla collezione della Banca, tra cui spiccano quelle selezionate da Vincenzo De Bellis nell’ambito del progetto BG ArTalent.

Michele Seghizzi, Direttore Marketing e Relazioni Esterne di Banca Generali, ha dichiarato: “Siamo felici dello straordinario successo registrato dal Museo del Novecento in occasione dell’apertura gratuita che abbiamo organizzato in collaborazione col Comune di Milano durante la Milano ArtWeek 2022. La voglia di arte dei milanesi e non solo è stata confermata anche dal numero di visitatori che hanno messo la nostra BG ArtGallery all’interno del loro circuito personale di fruizione artistica. Si tratta di dati che non possono che renderci entusiasti, confermando ancora una volta il ruolo dell’arte come volàno per la ripartenza sociale dopo due anni resi complicati dalla pandemia. Per questo motivo vogliamo continuare il nostro impegno per offrire il nostro contributo non solo alla città di Milano, ma all’intero panorama dell’arte contemporanea italiana”.