Banca Generali, nei primi nove mesi utile netto in crescita del 33% a €338,6 mln
Mossa (Banca Generali): "L’offerta su Intermonte e l’innovazione dei servizi in Svizzera garantiscono le fondamenta per nuovi traguardi di crescita"
Banca Generali, risultati al 30 settembre 2024: utile netto pari a € 338,6 milioni (+33%), commissioni nette ricorrenti a € 353,3 milioni (+5%)
Il Consiglio di Amministrazione di Banca Generali ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2024. L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, ha commentato: “Ci avviamo verso i migliori risultati nella storia della banca in termini finanziari, di portafoglio clienti e numero di banker, supportati da diversi trend positivi: forte interesse da parte di professionisti del settore e dal mondo bancario tradizionale al nostro modello di servizio, masse della clientela ai massimi storici superando il traguardo dei 100 miliardi di euro, slancio nella raccolta dai prodotti di risparmio gestito finanziario della casa e forte accelerazione della componente assicurativa nelle ultime settimane".
"Sul fronte dei conti, migliorano le voci ricorrenti che abbinate all’efficienza operativa ci proiettano verso nuovi ambiziosi traguardi non solo di redditività, ma anche di solidità. L’offerta su Intermonte e l’innovazione dei servizi in Svizzera garantiscono le fondamenta per nuovi traguardi di crescita cui stiamo lavorando con grande impegno e determinazione. La forza dei nostri consulenti al vertice del settore per professionalità e sviluppo e l’apprezzamento che ci arriva dalla clientela e dagli imprenditori ci fanno guardare con grande fiducia ai prossimi mesi”, ha concluso Mossa.
I primi nove mesi del 2024 si sono chiusi con un utile netto consolidato di €338,6 milioni, in crescita del 33% rispetto allo scorso anno. Il risultato è stato realizzato in un contesto favorevole per i mercati finanziari azionari e obbligazionari che la banca ha saputo cogliere al meglio, forte di un modello di Wealth Management flessibile e diversificato.
Le masse gestite e amministrate per conto della clientela hanno superato la soglia dei cento miliardi di euro a fine periodo (€101 miliardi, +14% a/a). Nei nove mesi, i flussi di raccolta sono aumentati del 9% a €4,7 miliardi, evidenziando una ripresa sempre più consistente della domanda di soluzioni gestite. Lo sviluppo dimensionale, accompagnato dalla consueta efficienza operativa, ha spinto il balzo reddituale favorendo anche l’ulteriore rafforzamento dei livelli di patrimonio e liquidità della banca, ben al di sopra dei requisiti regolamentari.
L’utile ricorrente è salito del +2,7% rispetto al già eccellente livello dello scorso anno attestandosi a €256,7 milioni, mentre la componente variabile è stata pari a €81,9 milioni (rispetto ai €5,2 milioni nei 9M 2023) trainata dalla performance netta positiva generata per i clienti nel periodo.
Il margine di intermediazione è aumentato significativamente a €723,4 milioni (+22,8% a/a) beneficiando del positivo apporto sia del margine finanziario (€247,9 milioni, +2,9% a/a), sia delle commissioni nette ricorrenti (€353,3 milioni, +4,6% a/a).
I costi operativi si sono attestati a €210,5 milioni (+8,8% a/a), di cui €7,1 milioni di oneri straordinari principalmente legati ad incentivi all’esodo e spese legate a operazioni di natura straordinaria. I costi operativi ‘core’ sono stati pari a €185,5 milioni, con una variazione del +6,4% rispetto al precedente esercizio che risulta in linea con la guidance del piano triennale 2022-2024.
Al 30 settembre 2024, il CET1 ratio di Banca Generali si è attestato al 22,6% e il Total Capital ratio (TCR) al 25,2%, tenuto conto della rettifica per l’obbligazione AT1 da €50m che verrà rimborsata a fine anno (26,5% su base reported). Entrambi i coefficienti patrimoniali sono stati calcolati sulla base di una distribuzione degli utili parametrata sui livelli massimi previsti dalla politica dei dividendi in essere in ottica di prudente allineamento ai requisiti regolamentari.
Il Leverage ratio della Banca si è attestato al 6,1% tenuto conto della rettifica per l’obbligazione AT1 che verrà rimborsata a fine anno (6,4% su base reported), su livelli più che doppi rispetto al minimo regolamentare del 3%. Infine, gli indicatori di liquidità della banca a fine settembre si sono mantenuti su livelli di assoluta eccellenza, pari al 332% (335% a fine 2023) per l’LCR-Liquidity Coverage ratio e al 204% (da 214% a fine 2023) per il NSFR-Net Stable Funding ratio.